A Lugo, in terra di Romagna, lungo lo scorrere degli anni dal 1958, ad ogni prima domenica di ottobre (quest’anno eccezionalmente la seconda), si rinnova una sorta di happening giovanile.
Sempre i migliori atleti italiani della bici, dai quindici ai sedici anni, prima si incontrano nella piazza che conduce alla partenza di Lugo nello sfarfallio di colori delle loro maglie, poi si sfidano lungo un tracciato immerso in un paesaggio tipicamente romagnolo che cavalca la loro spensieratezza, accompagnati sin da lontano dalla “azzurra vision di San Marino” lungo la cui erta costruiscono la battaglia finale ed infine si incontrano di nuovo per celebrare tutti insieme la loro vittoria, dei primi come degli ultimi che qui vengono celebrati, sulla fatica e sulla natura nella bella premiazione finale, un vero e proprio happening cui partecipano con entusiasmo.
I giovani ciclisti sono tutti così. Amano mettersi alla prova, nella determinazione, nella forza, nella caparbietà. Strappano aria e strada con i denti, per avanzare anche dove la forza di gravità chiama indietro, portando al loro arrivo un’impressione non di sfinimento o sofferenza fisica, ma al contrario, di allegria e vitalità in una cornice di pubblico davvero notevole.
Questa è l’idea di ciclismo dapprima risolutamente inseguita e poi realizzata anno dopo anno, fatica dopo fatica, che ha condotto all’affermazione nel campo ciclistico giovanile italiano della Lugo – San Marino, classica nazionale per allievi, dovuta ad un’idea geniale dell’allora Presidente della Baracca Lorenzo Berardi e dei suoi validissimi Collaboratori che la perseguirono e la svilupparono tenacemente come era nel loro stile in quanto credevano moltissimo nei giovani con la complicità delle Autorità della Repubblica di San Marino e delle Aziende sponsor che a loro volta hanno creduto ed ancora credono nel messaggio rimanendone anno dopo anno appassionatamente partecipi.