Nella stagione che si è chiusa ieri con la Veneto Classic, erano 55 gli italiani tesserati per dei team World Tour. Ma come andrà nel 2024? La redazione di Ciclismoweb.net ha deciso di fare il punto della situazione per analizzare le situazioni che attenderanno i migliori atleti tricolori in vista della stagione che verrà.
GANNA E CICCONE BLINDATI – Il 2024 sarà una stagione ricca di cambiamenti. Non per i due atleti italiani più in vista: Filippo Ganna (Ineos) e Giulio Ciccone (Lidl Trek), infatti, sono stati “blindati” dalle rispettive società fino al 2027. Stessa situazione, ma con scadenza al 2026, per Edoardo Affini (Jumbo), mentre avranno tre anni di contratto sia Andrea Bagioli sia Jonathan Milan che nella prossima annata approderanno in casa Lidl Trek.
Dei 55 atleti italiani nel World Tour, ad oggi, ne sono stati confermati per il 2024 “solo” 42. Della massima categoria, infatti, non faranno più parte Manuele Boaro che ieri ha chiuso ufficialmente la propria carriera alla Veneto Classic, Niccolà Bonifazio che si trasferirà al Team Corratec e la coppia composta da Alberto Dainese e Matteo Trentin che “retrocederanno” (si fa per dire, viste le ambizioni del Team di Fabian Cancellara) nella professional Tudor Pro Cycling.
Più complicate, invece, le posizioni di altri nove atleti che per il momento non hanno ancora firmato un contratto per il prossimo anno. Tra questi spiccano i nomi dei friulani Davide Cimolai e Matteo Fabbro insieme a quello del trentino Gianni Moscon.
NEOPROF – A “rimpolpare” le fila del World Tour saranno ben sette neoprofessionisti che riportano il bilancio in pareggio. Approderanno nella massima categoria tre atleti maturi come Vincenzo Albanese (Arkea B&B Hotels) Lorenzo Fortunato (alla Astana) e Luca Vergallito (alla Alpecin). Insieme a loro quattro ventenni: Alberto Bruttomesso (CTF), Francesco Busatto (Circus), Manlio Moro e Davide De Pretto (Zalf).
LA SITUAZIONE E I TREND – In un mondo del ciclismo globalizzato e sempre più giovane, fa specie notare che dei 42 confermati nel World Tour solo 10 avranno meno di 25 anni nella prossima stagione. Un numero che sale a 14 grazie i 4 neoprof che debutteranno nella massima serie ma che, comunque, formano un gruppetto piuttosto marginale rispetto al grosso del gruppo di cui fanno parte ben 17 ultratrentenni (nati fino al 94). Un gruppo dall’età media piuttosto alta quello formato dagli italiani nel World Tour, specie se si considerano i 9 atleti che devono ancora definire il proprio futuro (tutti over 30 nel 2024).
Altro dato che spicca analizzando i numeri degli italiani nel World Tour è il fatto che alla massima serie UCI si arriva, molto spesso, direttamente dal mondo delle Continental (5 su 6 dei debuttanti arrivano da una Continental) mentre le Professional sembrano costituire sempre di più una seconda serie del professionismo con la funzione di “rete” per quanti non vengono riconfermati tra i top team più che essere una autentica scuola di crescita per i giovani.
LA NOVITA’ – Dal 1° Giugno 2023 l’UCI ha finalmente previsto un riconoscimento economico riservato alle società giovanili che, di fatto, entrerà in vigore a partire da questa sessione di mercato. Si tratta del “Compenso Formativo” che la società professionistica (World Tour maschile, femminile e Professional) dovrà pagare alla Federazione di appartenenza del neo-professionista (2.000 euro per World Tour, 1.000 euro per le Professional, 500 euro per le World Tour Femminile). Sarà poi la federazione a versare, pro quota, la somma alle società che hanno cresciuto (a partire dai 15 anni e per un massimo di 8 anni) l’atleta neo-prof.
Di seguito la tabella con tutti i movimenti del mercato World Tour per quanto riguarda gli atleti italiani: