L’inverno, per le società che fanno ciclismo, è sempre stato il periodo nel quale consumare le proprie vendette e chiudere i conti con atleti sgraditi o in partenza. Le “beghe” del ciclomercato, però, sembravano, soprattutto negli ultimi anni, questioni riservate al ciclismo minore. Sono pochissimi, infatti, i casi del ciclomercato internazionale che hanno fatto registrare qualche dichiarazione “sopra le righe” soprattutto quando di mezzo ci sono formazioni World Tour molto attente all’immagine della squadra e dei propri partner.
In questi giorni, però, si è aperto un vero e proprio caso internazionale che rischia di tirare in ballo anche l’UCI: al centro del contendere c’è la giovane promessa belga Cian Uijtdebroeks, cresciuto tra le fila del Team Auto Eder, la formazione juniores legata alla Bora Hansgrohe e passato nel 2022 in prima squadra. L’ottavo posto alla Vuelta Espana del 2023 ne ha sancito la crescita e ha fatto accendere i riflettori su di un ragazzo che già da tempo aveva tutte le attenzioni degli addetti ai lavori: da lì sarebbe scaturito anche l’interesse dell’ormai ex-Jumbo Visma nei confronti della promessa belga.
L’accordo tra Cian Uijtdebroeks e la formazione olandese è cosa fatta: si parla addirittura di un contratto di quattro anni già firmato ma, proprio quando la Jumbo Visma era era pronta a darne l’annuncio ecco la doccia fredda della Bora Hansgrohe che ha deciso di opporsi al trasferimento del ragazzo e che sarebbe pronta a chiedere un risarcimento milionario.
Uijtdebroeks avrebbe stralciato il contratto in essere con la Bora per unirsi alla Visma, venendo meno agli accordi in corso. In questi casi, il Team che acquista il corridore dovrebbe accollarsi la spesa per compensare la squadra che lo perde, risarcendola con lo stipendio che avrebbe elargito al corridore. In questo caso, Uijtdebroeks aveva ancora un anno con la Bora, dove guadagna 100 mila euro l’anno. Ma il punto è un altro: la stessa Bora, in caso contrario, pretende un pagamento pari a 10 volte gli emolumenti, quindi di 1 milione di euro.
Uijtdebroeks è stato annunciato dalla Visma ma qualche ora più tardi la Bora ha emesso un comunicato in cui ribadiva che era ancora un suo tesserato. Nel frattempo, panico per il giovane ragazzo che si è ritrovato nel bel mezzo di una contesa di mercato con richieste mai viste prima per un giovanissimo che ha ancora tutto da dimostrare. E così, si è dovuto adattare continuando i propri allenamenti, in attesa di capire con chi affronterà la nuova stagione, indossando una tenuta da gara “anonima”, dove però si sono intravisti i pantaloncini della Visma.
Una situazione quasi paradossale che ha permesso però di far venire a galla anche un po’ di ruggine nel plotone, soprattutto verso la Jumbo Visma, assoluta dominatrice nei grandi giri nel 2023. Dalla parte della Bora Hansgrohe si sono schierati la Cofidis e la Soudal-Quick Step. Cedric Vasseur, general manager Cofidis, si è scagliato contro la Jumbo: “Credo che Cian Uijtdebroeks abbia un accordo fino alla fine del 2024, I dirigenti Visma devono rispettare le regole o dimettersi immediatamente! Che se ne vadano”. Anche Patrick Lefevre, direttore sportivo della Soudal non è stato da meno: “Ha assunto un agente e conosceva bene la situazione. L’UCI deve attenersi alle proprie regole. Solo se tre parti sono d’accordo può avvenire un trasferimento, con il permesso anche dell’UCI. Che al momento tace”.