Voto di fiducia oggi alla Camera dei Deputati. Come era ampiamente prevedibile, sul Decreto Fiscale posto oggi al voto dopo l’approvazione del Senato dello scorso 7 dicembre, il Governo ha posto la questione di fiducia blindando di fatto il testo che è stato approvato con una larga maggioranza (clicca qui per vedere il testo).
8 MILIONI PER SPRESIANO – Un voto che ha comportato due importanti novità per il mondo dello sport italiano e, in particolare, per quello ciclistico. La prima, buona novità, è lo stanziamento definitivo degli 8 milioni di euro che serviranno, lo auspicano tutti, al completamento del Velodromo di Spresiano. La somma sarà erogata in favore della FCI con l’obiettivo di portare a termine l’opera.
ENNESIMO RINVIO PER LA RIFORMA – La seconda notizia per il mondo dello sport è il doppio rinvio dell’entrata in vigore di alcune delle disposizioni della Riforma dello Sport: slitta al 30 giugno 2024 l’onere di provvedere all’aggiornamento dello Statuto delle ASD e, anche per chi provvederà nella prima metà del prossimo anno, la registrazione sarà esente dalle imposte di registro. Si sposta al 30 gennaio 2024, invece, il termine per adempiere all’obbligo di comunicare al centro per l’impiego delle collaborazioni che le ASD hanno effettuato da luglio a dicembre 2023.
La Riforma dello Sport, insomma, continua a confermarsi un’opera incompiuta: ritardi, rinvii e deroghe continuano a sommarsi con l’effetto di creare ancora maggior confusione e disorientamento negli operatori di fronte ad un cambiamento che è comunque epocale.
FCI FUORI TEMPO – In tutto questo la FCI non ha perso tempo per aggiungere confusione alla confusione. E’ di lunedì, infatti, il comunicato della Segreteria Generale con cui la FCI invitava tutte le società a non tenere conto della norma in approvazione alla Camera dei Deputati prodigandosi a dare indicazioni anche a coloro che, di fronte all’impossibilità di trovare un appuntamento presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate entro il 31 dicembre, avevano chiesto una proroga dei termini per l’affiliazione 2024.
Sarebbe bastato attendere 48 ore, o quantomeno interfacciarsi con il legislatore, per conoscere i dettagli dell’iter parlamentare del decreto fiscale ma ancora una volta la FCI, nell’applicazione della Riforma dello Sport è arrivata in ritardo.
Fino ad oggi, infatti, per affiliarsi alla FCI nel 2024 le società avrebbero dovuto necessariamente aver completato l’iter di registrazione del nuovo statuto o, quantomeno, averlo deliberato ed aver fissato un appuntamento presso l’Agenzia delle Entrate.
Con il prevedibile voto odierno (la mancata approvazione avrebbe comportato il rischio per lo Stato di andare in esercizio provvisorio), però, la Camera dei Deputati ha spostato al 30 giugno questo termine, ciò significa che nessuno, tantomeno la FCI, potrà imporre l’adeguamento e la registrazione del nuovo Statuto come onere per l’affiliazione 2024, fermo restando comunque l’obbligo di adeguarsi entro il 30 giugno 2024. Salvo ulteriori proroghe e deroghe…