Cento anni fa Ottavio Bottecchia (1894-1927) vinceva il Tour de France. L’anno 1925 successivo fece il bis. Fu il primo ciclista italiano a salire sul podio della celebre gara francese, vestendo per la prima volta in assoluto la maglia gialla dalla prima all’ultima tappa. E fu pure il primo italiano – e ad oggi l’unico – a vincere due Tour consecutivamente: sua anche la vittoria del 1925. Secondo nel 2023. Morto in circostanze poco chiare a Peonis, in Friuli, il Tour de France, che quest’anno ha la Grande Partenza in Italia, si è… “dimenticato” di passare sulle strade dov’è nato “Botescià”. Mentre, invece, verranno ricordati nelle prime tre tappe, dal 29 giugno al 1° luglio, Bartali, Nencini, Pantani e Coppi. Nemmeno il Giro d’Italia lo farà. Nella penultima tappa Alpago-Bassano del Grappa, gli atleti passeranno vicino a San Martino di Colle Umberto dove c’è il Cippo e il Museo dedicato a Bottecchia. Mah…
Nel trevigiano, a Colle Umberto, prendono avvio le celebrazioni per il centenario: dodici mesi di eventi che si aprono con l’inaugurazione del Museo “Ottavio Bottecchia”. Si tratta del primo spazio espositivo interamente dedicato al campione delle due ruote in Italia. A promuoverlo la Pro Loco di Colle Umberto e l’amministrazione comunale di Colle Umberto.
Nell’antica mola della frazione di San Martino, dove il campione nacque nel 1894, la Pro Loco di Colle Umberto ha allestito il primo spazio espositivo d’Italia interamente dedicato al campione. Sarà inaugurato sabato 3 febbraio
“Un progetto – racconta la presidente della Pro Loco di Colle Umberto, Tiziana Gottardi – su cui stiamo lavorando da un paio d’anni. Tutto è partito chiedendo a tre pronipoti di Ottavio Bottecchia la loro collaborazione per dare risalto alle gesta del loro antenato, raccogliendo storie, aneddoti e oggetti della vita del campione. I pronipoti Franco e Domenico Bottecchia e Renato Zarpellon hanno risposto con generosità. Abbiamo scelto con cura gli oggetti per il museo, così da dare una completezza espositiva a chi verrà a visitarlo. Ci sarà una sezione multimediale, ma tutto il resto è materiale originale che racconta la storia di questo grande uomo. Ci sono pezzi identificativi, come ciò che Bottecchia usava per correre, materiale fotografico e stampe, tutti oggetti gelosamente custoditi dai pronipoti fino ad oggi e che per la prima volta vengono esposti al pubblico. Abbiamo ricevuto dai pronipoti tanti oggetti del campione che ci permetteranno l’allestimento a rotazione, così da offrire al visitatore nuovi spunti nel tempo”.
Il Museo “Ottavio Bottecchia” è stato preparato dai volontari della Pro Loco nell’antica mola, piccolo mulino con maglio e fucina, della frazione di San Martino, in via Fratelli Tandura. «Una scelta eroica e romantica come nei periodi del ciclismo in cui lui correva – sottolinea la presidente Tiziana Gottardi – l’immobile si trova nella frazione in cui Bottecchia era nato ed è anche legato alla sua famiglia, perché qui sia suo nonno sia suo papà vi hanno lavorato: qui veniva forgiato il ferro e svolgendo prima attività nei campi, poi come carrettieri, erano legati a questa mola».
Lo spazio espositivo sarà inaugurato sabato 3 febbraio alle 15. “Abbiamo voluto inaugurare il Museo “Ottavio Bottecchia” in apertura dell’anno in cui viene celebrato il centenario di quella sua straordinaria vittoria al Tour de France, avvenuta nel luglio 1924. Ricorda la presidente Tiziana Gottardi: “Allestire questo museo è stata un’impresa eroica per molti aspetti, ma grazie al lavoro fondamentale ed instancabile dei volontari della Pro Loco, al sostegno dell’amministrazione comunale, del Consorzio Pro Loco Prealpi e dell’Unpli siamo arrivati all’attesa inaugurazione”. Un taglio del nastro che darà avvio ad una serie di eventi dedicati al campione italiano che scandiranno tutto il 2024, anno in cui la sua Colle Umberto lo omaggerà e ne terrà vivo il ricordo.