Sono cinque, sono giovani, alcuni di loro giovanissimi e pronti a consegnarci durante l’anno, ormai entrato nel vivo da alcune settimane, un carico di emozioni e sorprese.
Cinque nomi per sconfiggere la tendenza negativa e la flessione del nostro movimento ciclistico, speranze e buoni propositi già per questo 2024 ma con lo sguardo proiettato anche già per il prossimo.
Antonio Tiberi, rinato e riconfigurato grazie all’approdo a metà anno scorso al Team Bahrain – Victorious, un finale di stagione in crescendo e arricchito da una solida Vuelta in supporto a Mikel Landa; l’obiettivo dell’anno sarà dare continuità e scalare sempre più posizioni nelle classifiche dei grandi e brevi giri a tappe (a maggio il Giro per centrare una top ten).
Cacciatore di classiche e semiclassiche è Andrea Bagioli, ancora viva la superba seconda piazza alle spalle di Tadej Pogacar nella classica delle foglie morte; lascia la corte della Quick-Step per iniziare un’avventura tutta nuova con la Lidl-Trek, un team polivalente che saprà dargli lo spazio necessario nelle classiche di inizio stagione e nella vetrina della corsa rosa del Giro d’Italia.
Davide De Pretto si affaccia quest’anno al mondo dei prof con i colori della Jayco AlUla, già diversi piazzamenti e valide prove in queste prime uscite dell’anno; scattista scalatore con un buono spunto veloce cercherà di cogliere ogni singola occasione che gli si presenterà in un calendario ancora tutto da svelare.
Francesco Busatto, pur avendo disputato già diverse corse nella seconda parte del 2023, inizia la sua prima e vera stagione nei grandi e lo farà con il team belga della Intermarché. Talento cristallino, lo scorso anno riuscì ad imporsi nella Liegi-Bastogne-Liegi destinata agli under 23 dimostrando a tutti la sua predisposizione per le gare collinari del nord europa. Ha già strappato una quinta piazza alla Muscat Classic e già un calendario definito per l’anno in corso, nel quale troveranno spazio le classiche del calibro di Amstel, Freccia e Lombardia oltre alle classiche italiane come Strade Bianche e Laigueglia.
Marco Frigo riparte dall’ottimo esordio al Giro d’Italia dell’anno passato arricchito dal terzo posto nella tappa di Bergamo, un finale di stagione leggermente al di sotto delle aspettative ma l’inizio anno è partito con i migliori auspici grazie alla prova di forza nella terza del Tour della Provence e il primo successo nei professionisti sfuggito solo negli ultimi 500m. Obiettivo di tappa al prossimo Giro e tanta esperienza da accumulare durante tutto l’anno per gettare lo sguardo un pò più in là, magari una classifica di un grande giro a tappe.
Menzione speciale per tre corridori: Jonathan Milan, che ormai si è fatto grande, ma che ancora tante sorprese può darci (Milano-Sanremo? – Giro delle Fiandre?): nel frattempo ha già messo il sigillo in questo 2024 con la vittoria in terra spagnola alla Vuelta Valenciana. Andrea Piccolo, un 2023 in chiaroscuro per il ventiduenne di Magenta, ancora alla ricerca della propria identità in mezzo al gruppo; un inizio 2024 promettente grazie al Giro di Colombia appena concluso e il secondo posto nella seconda frazione. Esordio assoluto al Giro d’Italia, il cerchietto sulle vittorie parziali è stato già posto. Anche per Lorenzo Germani, sarà esordio nelle tre settimane rosa, al suo secondo anno nella massima categoria cresce con gradualità e coerenza, la Vuelta dello scorso anno lo ha fatto maturare e arrivare più pronto per il Giro di quest’anno, quali sorprese dobbiamo aspettarci?