E’ tornata a riunirsi ieri l’Assemblea della Lega Ciclismo per votare l’approvazione del nuovo Statuto scritto dal Commissario Cesare Di Cintio. Alla presenza del Presidente Cordiano Dagnoni, è stato posto in discussione il nuovo Statuto proposto dal Commissario Straordinario prendendo atto dei numerosi e cospiqui emendamenti proposti dalle società affiliate.
Nelle scorse settimane, infatti, RCS Sport si era fatta capofila di un buon numero di organizzatori di gare professionistiche presentando alla Lega Ciclismo tutta una serie di richieste di modifica del testo originariamente partorito dal Commissario Straordinario.
Il risultato delle votazioni a cui si è proceduto nella giornata di ieri è stata una sostanziale bocciatura e una decisa revisione del testo redatto dal Commissario Di Cintio: tutti gli emendamenti proposti da RCS Sport e dagli altri associati hanno ottenuto la maggioranza andando, ad esempio, a cancellare la figura dell’Amministratore Delegato (ipotizzata nella bozza di Statuto di Di Cintio), chiudendo le porte all’accesso delle squadre Continental e delle formazioni femminili alla Lega Professionisti. Sono state così apportate una serie di correzioni al testo che aveva, sin da subito, fatto registrare una levata di scudi da parte dei principali organizzatori di gare professionistiche in Italia.
L’analisi dello Statuto non è stata però completata e l’Assemblea tornerà a riunirsi per valutare l’ultima parte del nuovo Statuto il prossimo 5 marzo.
Ciò che la riunione di ieri ha evidenziato, però, è una netta bocciatura dell’operato dei Commissari Straordinari da parte dei soci della Lega Ciclismo: una situazione che era già chiara da tempo a chi la volesse vedere e di cui, forse, è arrivato il momento che anche il Consiglio Federale ne prenda atto.
Da un anno e mezzo i Commissari Straordinari, nominati dal Consiglio Federale e pagati dalla FCI, avrebbero dovuto dare alla luce un nuovo Statuto in grado di rilanciare la Lega Ciclismo e, invece, non solo sono arrivati a mettere in votazione il testo con grave ritardo ma anche si sono presentati con una bozza di Statuto che ora è stata stravolta dall’Assemblea.
Una Assemblea che il Commissario Di Cintio aveva provveduto già da diverse settimane a sfoltire escludendo dalla convocazione o togliendo arbitrariamente il diritto di voto alle società che avevano fatto apertamente intendere di essere contrarie a questo Statuto come la Sportunion di Moreno Argentin, il Gs Alto Garda, Venturo e l’Orange Asd. Anche queste immotivate esclusioni, però, non hanno consentito a Di Cintio di trovare l’appoggio necessario per far approvare il “suo” Statuto.