Ordine d’arrivo:
1° Enea Sambinello (Vangi Il Pirata)
2° Mattia Proietti Gagliardoni (Franco Ballerini)
3° Erazem Valjavec (Autozai Contri)
4° Andrea Bessega (Borgo Molino Vigna Fiorita)
5° Giacomo Rosato (Team Giorgi)
6° Elia Andreaus (Team Giorgi) a 22″
7° Simone Galbusera (Pool Cantù)
8° Roberto Capello (CPS Professional) a 27″
9° Leonardo Meccia (Vangi Il Pirata) a 28″
10° Ivan Toselli (Vangi Il Pirata) a 32″
Il primo squillo dell’annata tra gli juniores è stato quello di Enea Sambinello della Vangi Il Pirata Sama Ricambi che sul traguardo del Gran Premio Giuliano Baronti ha regolato i 4 compagni di fuga.
Il vincitore tra i migliori della categoria anche nel 2023 (una vittoria e ben 9 secondi posti) è emerso sulla dura salita di Giugnano a 13 km dal traguardo quando assieme a Bessega, vincitore del gran premio della montagna nel ricordo di Pietro Marradini, al forte sloveno Valiavec, a Gagliardoni Proietti e Rosato è andato a raggiungere la coppia di testa Uderzo-Rinaldi in fuga da diversi chilometri. Bessega e Valiavec hanno provato anche la soluzione di forza in salita ma gli inseguitori non hanno mollato ed in volata Sambinello ha vinto nettamente mentre altri due suoi compagni sono terminati nella Top ten a conferma del forte collettivo delle società cara a Fabrizio Vangi.
Quella che si è svolta a Cerbaia di Lamporecchio con la gara di apertura in Toscana della stagione, è stata un’autentica festa, una giornata che sarebbe immensamente piaciuta a Giuliano Baronti grande amante e sostenitore del ciclismo, sport al quale ha dato tantissimo, ed al quale era intitolata la seconda edizione del Trofeo questa volta a carattere nazionale. Ci hanno pensato i figli Alessio e Stefano con l’organizzazione del Team Franco Ballerini (il presidente Franco Miniati e Luca Scinto), ad allestire la manifestazione con la presenza di 31 formazioni (le migliori in campo nazionale) e di 184 partenti.
Il percorso ai piedi del Montalbano modificato rispetto a quello originario, prevedeva 13 giri pianeggianti di 7 km e 800 metri, più il finale con un tratto in linea di 18 km comprendente la difficile e impegnativa salita di Giugnano che dal versante di Larciano porta a San Baronto. La corsa non ha provocato emozioni nella prima parte fino alla fuga dopo 65 km dei generosi e bravi Uderzo e Rinaldi. Il gruppo ha perso fino a 2,30’ poi il recupero lungo la dura salita con l’entrata in azione dei favoriti per un finale scoppiettante come meritava questa magnifica corsa.