Un’edizione molto incerta ed equilibrata del Tour of the Alps ha trovato la sua degna conclusione venerdì 19 aprile a Levico Terme, in Trentino. Per la seconda volta nella storia della gara organizzata dal GS Alto Garda è uno spagnolo a salire sul gradino più alto del podio.
Un basco, Mikel Landa, aveva rotto il ghiaccio nel 2016 nell’allora Giro del Trentino. Otto anni dopo, un andaluso, Juan Pedro Lopez, si è aggiudicato al Tour of the Alps la prima gara a tappe della sua carriera. Lui che proprio due giorni fa a Schwaz aveva alzato per la prima volta le braccia al cielo in una corsa professionistica, conquistando quella Maglia Verde Melinda (non a caso i colori del “suo” Betis Siviglia) che ha combattuto con tutte le forze per non lasciare più.
Gli attacchi alla leadership di Lopez non sono mancati neppure nell’ultima frazione della 47.sima edizione dell’evento euro-regionale, in Trentino, 118,6 Km con partenza ed arrivo a Levico Terme, in Valsugana. Il circuito della Valle dei Mocheni con il doppio passaggio da Palù del Fersina, GPM di prima categoria, ha incoraggiato gli attacchi della Bahrain Victorious, che con il veterano Wouter Poels e l’italiano Antonio Tiberi ha provato a rovesciare le sorti del confronto.
Per il giovane azzurro non è arrivato il tanto agognato hurrà in questo 2024, ma in compenso la certezza che nel suo futuro ci sono le gare a tappe, e in quello già prossimo un Giro d’Italia dove partirà come faro del ciclismo italiano. Il 22enne laziale ha chiuso al terzo posto in classifica generale a 42” da Lopez, appena alle spalle di Ben O’Connor (Decathlon-Ag2r), secondo a 38”. L’australiano è apparso in buone condizioni in queste cinque giornate sulle strade dell’Euregio senza però trovare l’acuto decisivo.
La Decathlon può consolarsi con l’affermazione nel gran finale di Levico Terme di Aurélien Paret-Peintre, che in uno sprint a ranghi ristretti ha regolato Tiberi e il più giovane fratello Valentin, a un passo dal successo nel tappone di ieri a Borgo Valsugana. Chiudono la top-5 di giornata l’altro francese Bardet (Team DSM) e Poels (Bahrain).
Nella conferenza stampa del dopo-gara, Lopez ha dedicato il successo al suo Team Manager Luca Guercilena. “Sono felice ed emozionato. Penso alla mia famiglia, ai miei amici ma soprattutto a Luca Guercilena che non sta passando un bel momento. Questa vittoria è per lui”.
“Sapevamo dall’inizio che sarebbe stata dura, ma oggi la mia squadra ha dimostrato tutto il suo valore, mettendo in campo una grande compattezza in salita. Rispetto al 2022 quando ho conquistato la maglia rosa, sono un corridore più forte”.
“Il Tour of the Alps è una corsa che ricorderò per sempre, non solo per queste prime volte. Ho trovato territori fantastici e paesaggi bellissimi, qui deve essere bello anche allenarsi. Questa corsa è entrata nel mio cuore, spero di tornare l’anno prossimo per difendere il titolo”.
Soddisfazione anche nelle parole di Tiberi. “Mi sento molto bene, la condizione c’è e ho capito di poter dire la mia anche in uno sprint. Stasera parto per la Liegi-Bastogne-Liegi, e dopo c’è il Giro: ci arrivo con una fiducia e una convinzione maggiore.”