Il palcoscenico è tutto suo, di un giovane corridore che ha già entusiasmato il pubblico all’ultima Corsa Rosa e che per, umiltà e lucidità d’analisi, può sicuramente ambire ad un grande futuro.
La stella dell’ultima puntata di Extraciclismo è stato Giulio Pellizzari, uno dei talenti più brillanti della VF Group-Bardiani CSF-Faizanè e protagonista al Giro d’Italia con la sua sfrontatezza quando la strada sale e con la semplicità di un ragazzo consapevole di poter sognare in grande. “Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto e di come la mia città, Camerino, lo scorso lunedì mi abbia accolto con una grande festa, forse inattesa”, esordisce Giulio che tornerà ad attaccare il numero sulla schiena al prossimo Giro di Slovenia (12-16 giugno)e al Campionato Italiano dedicato ai Professionisti (23 giugno).
“Le mie prestazioni sulle strade del Giro mi sorprendono fino ad un certo punto perché la condizione e i presupposti per fare bene, alla vigilia, c’erano tutti. Tra i ricordi più belli non posso non citare le scalate del Monte Grappa, una salita adattissima alle mie caratteristiche e soprattutto teatro di un enorme spot per tutto il ciclismo, con quel pubblico così numeroso e entusiasta. Invece a Mottolino per me quegli ultimi chilometri sono stati una vera sofferenza”. Pellizzari, assieme ad Antonio Tiberi che ha vestito la maglia bianca al Giro, rappresenta più di una speranza per il futuro italiano delle corse a tappe: “C’è tanto lavoro da fare ma il sogno potrebbe essere quello di indossare la Maglia Rosa, ora però mi sento di ringraziare la VF Group che ha creduto fin dall’inizio in me permettendomi di fare questo salto dalla categoria Juniores ai Professionisti, accompagnandomi passo per passo”.
Il presente si chiama Bardiani, il futuro? “L’interesse di alcune squadre World Tour c’è ma ora sono concentrato su questo 2024 e sul presente con questa divisa, poi si vedrà”.