Mark Lorenzo Finn riporta la maglia iridata degli juniores in Italia dopo 17 anni di digiuno. E’ servito l’unico juniores italiano inserito in una squadra Under 19 legata ad un team World Tour per riportare la maglia azzurra sul gradino più alto del podio di Zurigo.
Andato in fuga a 60 chilometri dalla conclusione ha provato a fare la differenza per una ventina di chilometri prima di essere raggiunto da un gruppo di tre inseguitori tra cui il favorito Philipsen, campione del mondo lo scorso anno. I quattro procedono insieme per una decina di chilometri, poi il danese prova a forzare. Gli resiste solo l’azzurro. Poi in discesa: “eravamo in fila io avanti e lui dietro, quando è caduto… mi auguro che non si sia fatto nulla.” La caduta del danese lascia campo libero a Finn, che porta a termine la sua cavalcata solitaria in 2h57’05” (gara di 127,2 km). Alle sue spalle chiude, a 2’05”, il britannico Grindley; terzo l’olandese Remijn.
Lorenzo Mark Finn dopo il traguardo ha raccontato: “Sapevamo che i danesi avrebbero provato a rendere la corsa dura e avevamo previsto di attaccare all’ultimo giro. Però le cose non vanno sempre come previsto. Mi sentivo bene e ho provato ad alzare il ritmo da lontano, sperando che qualcuno mi venisse dietro. Non è stato così e ho deciso di non insistere. Quando mi hanno raggiunto mi sentivo ancora bene e quindi non mi sono demoralizzato. Ho seguito Philipsen quando ha forzato il ritmo. Poi, quando è caduto, è stata una cronometro.”
Riguardo al titolo mondiale: “Una maglia che mi regala una grande gioia, il cui valore ancora non sono riuscito a comprendere.. forse nei prossimi giorni.”