L’area fiera di Ceresara si è tinta di giallo blu ospitando la tradizionale festa di fine stagione della Scuola Ciclismo Mincio Chiese. Sabato 9 novembre, al termine della stagione su strada, tutti gli atleti e le atlete, i dirigenti ed i tecnici, i genitori ed i sostenitori si sono ritrovati per celebrare una lunga stagione agonistica.
“Celebrare i successi che ci hanno fatto gioire è d’obbligo – ha ricordato il presidente Guido Morelli – ma lo è ancora di più ricordare il grande lavoro dai nostri tecnici per offrire ai ragazzi ed alle ragazze la straordinaria opportunità di fare sport in sella alla bicicletta in maniera ordinata e ben organizzata, abbinando all’aspetto tecnico quello educativo e di socializzazione. Viviamo un’epoca – ha proseguito Morelli – in cui non è facile trovare giovani corridori. Noi abbiamo ancora la possibilità e la capacità di gestire un ottimo vivaio che forma atleti ma anche uomini e donne”.
Il brindisi speciale per ringraziare le aziende che affiancano la Scuola Ciclismo Mincio Chiese. Partner vicini per amicizia ed ammirazione, passione per il ciclismo ed interesse a sostenere lo sport come straordinaria scuola di vita. Così come la Federazione Ciclistica Italiana e le amministrazioni pubbliche coinvolte nelle organizzazioni.
La grazia discreta di Giada Borgato, ex atleta ed ora apprezzata commentatrice del ciclismo che conta, ha caratterizzato le premiazioni e le tante foto con il pubblico presente. Sulla scrivania del presidente Morelli, del vice Mauro Coffani e del direttore tecnico Simone Pezzini c’è già la prossima stagione, con la conferma in blocco dell’attività sulle tre categorie dei giovanissimi, esordienti ed allievi, sempre accompagnati dai direttori sportivi ed accompagnatori. Qualche novità nel cassetto dei progetti, da sviluppare come si deve, il senso della misura e l’avvedutezza di chi da anni fa ciclismo per formare i corridori di domani. Su tutto la presenza discreta ma incisiva di patron Renato Moreni, con l’occhio dell’imprenditore ed il cuore dell’appassionato vero. In alto i calici, il 2025 non è poi così lontano.