La legge di bilancio votata alla Camera dei Deputati contiene un clamoroso intervento in favore del ciclismo italiano: 7 milioni di euro in 3 anni, messi a disposizione dallo Stato alla Lega Ciclismo Professionistico, per “valorizzare e promuovere il territorio italiano e le singole regioni”.
Una misura che è stata inserita dall’Onorevole Roberto Pella (Forza Italia) che, non a caso, è anche il Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico e che ha già anticipato di voler mettere a disposizione quei soldi per 70 gare professionistiche.
Il sostegno economico che arriverà dallo Stato prevede il versamento in favore della Lega Ciclismo di 2 milioni di euro per il 2025, 2,5 per il 2026 e altrettanti per il 2027: somme che seguirebbero il ragionamento della “Coppa Italia delle Regioni” promossa nella seconda parte del 2024 dalla nuova Lega Ciclismo guidata da Roberto Pella.
Pella, politico piemontese, già Sindaco di Valdengo, è stato eletto Presidente della Lega Ciclismo lo scorso 8 maggio secondo le modalità previste dal nuovo Statuto adottato dagli associati dopo un anno e mezzo di commissariamento e una vera e propria bufera scatenatasi sulla proposta dello statuto avanzata dal Commissario Di Cintio.
Dopo l’adozione del testo della legge di bilancio 2025, però, si sono subito accese le polemiche interne alla maggioranza per questa decisione e altre simili inserite con emendamenti “ad hoc”: Pella, da parte sua, ha giustificato l’intervento annuncando che “le risorse andranno a 70 gare di ciclismo che hanno grande visibilità”.
Resta da capire come Roberto Pella intenderà sfruttare questo “tesoretto” e quali saranno le gare ciclistiche che avranno la possibilità di accedere a questi fondi o se si tratta della base di partenza per lanciare il già annunciato Grand Tour della Magna Grecia che si dovrebbe disputare in primavera tra Basilicata, Puglia, Calabria Campania e Sicilia.