Il Logo della FCI sembra non trovare pace per quanto riguarda il suo impiego. E’ di ieri, infatti, un nuovo comunicato ufficiale emesso dalla FCI che cambia completamente la disciplina relativa all’utilizzo del brand federale.
I PRO – Il comunicato ufficiale, che vi invitiamo a leggere attentamente qui, parte elencando tutti i vantaggi delle nuove disposizioni a partire dallo “snellimento burocratico” delle richieste da inviare per poter utilizzare il logo federale. Gli altri vantaggi sarebbero una maggiore visibilità istituzionale e la valorizzazione dell’appartenenza alla FCI.
I CONTRO – Tutto sin qui condivisibile. Peccato che a queste modifiche fa seguito l’introduzione di alcuni veri e propri obblighi a carico delle società affiliate che dovranno rispettare le linee grafiche ufficiali della FCI. A partire dal 1° maggio le società affiliate alla FCI saranno obbligate ad inserire il logo sul materiale promozionale della manifestazione (locandine, brochure ecc) e sulle strutture presenti nelle aree di partenza/arrivo e premiazioni. Tale obbligo, se non rispettato, comporterà una sanzione alla società organizzatrice:
– da 100 a 300 euro per giorno di gara nelle gare regionali;
– da 200 a 600 euro per giorno di gara nelle gare nazionali;
– da 300 a 900 euro per giorno di gara nelle gare internazionali.
L’obbligo riguarda tutte le gare, dai Giovanissimi ai Professionisti e tutte le discipline; rimangono escluse solo le gare promozionali e amatoriali.
I DUBBI – Sicuramente ci sono valenti dirigenti e tecnici competenti che avranno pensato e analizzato questa nuova normativa prima di renderla ufficiale ma da semplici osservatori e senza alcuna vena polemica, ci permettiamo rispettosamente di sollevare dei dubbi in merito.
Il primo dubbio che sorge leggendo questo comunicato riguarda l’ultima parte dello stesso comunicato ufficiale dove si recita “il logo dovrà avere una dimensione proporzionata al supporto e nella parte grafica non inferiore a:” e dove si forniscono pure le figure illustrative. Peccato però che la figura A e la figura B siano identiche e parlino entrambe di una misura minima di 2 cm. Non serve un grafico esperto per capire che 2 cm possono essere una dimensione importante su una brochure (anche a seconda delle dimensioni della stessa) ma che gli stessi 2 cm sul portale d’arrivo o sul fondale premiazioni sono l’equivalente di un francobollo. Bisognerà attendere quindi un nuovo aggiornamento della normativa per conoscere le misure esatte o rimarranno queste?
Il secondo dubbio riguarda, anche in questo caso, come per la disciplina degli Operatori Media, l’applicabilità di questa nuova normativa: innanzitutto per gli organizzatori delle gare del 1° maggio che già hanno ampiamente predisposto tutto il materiale necessario (ad esempio il Giro d’Italia che scatterà ad inizio maggio, dovrà ristampare il proprio Garibaldi?) e poi perchè, esattamente come per gli Operatori Media, l’applicazione delle norme federali di questa natura molto spesso avviene a macchia di leopardo e lasciata all’iniziativa dei singoli.
Il terzo dubbio che ci permettiamo di sollevare è ancora più semplice: con tutti i problemi e le difficoltà che gli organizzatori di tutti i livelli stanno incontrando, con tutti gli aspetti normativi e di sicurezza a cui devono prestare attenzione ogni domenica giudici e direttori di corsa, era proprio necessario aggiungere la possibilità di una ulteriore sanzione? Tanto più che, molto spesso, le strutture non sono nemmeno di proprietà delle società affiliate ma vengono noleggiate da società estranee al mondo del pedale…