Ordine d’arrivo:
1° Rudy Barbier (Israel Start Up Nation) 3h45’14”
2° Manuel Belletti (Androni Sidermec)
3° Tomas Contte (Municipalidad de Pocito)
4° Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates)
5° Alvaro Hodeg (Deceuninck Quick Step)
6° Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
7° Roman Maikin (Russia)
8° Luca Wackermann (Vini Zabù KTM)
9° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
10° Cyril Lemoine (Cofidis)
Classifica generale:
1° Rudy Barbier (Israel Start Up Nation)
2° Manuel Belletti (Androni Sidermec) a 4″
3° Tomas Contte (Municipalidad de Pocito) a 6″
4° Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) a 10″
5° Alvaro Hodeg (Deceuninck Quick Step)
6° Peter Sagan (Bora Hansgrohe)
7° Roman Maikin (Russia)
8° Luca Wackermann (Vini Zabù KTM)
9° Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
10° Cyril Lemoine (Cofidis)
Nonostante abbia dimostrato di avere la dinamite sulle gambe, Rudy Barbier non era tra i grandi favoriti della frazione d’apertura della Vuelta de San Juan.
E invece il transalpino che in passato era stato costretto ad accontentarsi di due sesti posti, ha trovato un clamoroso successo precedendo sulla linea di San Juan Manuel Belletti. Una novità importante per la corsa argentina che, da quando ha assunto rilevanza internazionale, per la prima volta non si apre con una vittoria di Fernando Gaviria.
La giornata si è aperta con i festeggiamenti per i 10 anni da professionista di Peter Sagan che debuttava proprio in Argentina nel 2010 con la maglia della Liquigas ed è proseguita con una fuga di nove corridori annullata solo nel finale di tappa; ad andare all’attacco sono stati: Daniel Juárez (Fatima), Facundo Cattapan (Rawson) e Agustin Fraysse (Argentina), gli italiani Andrea Di Renzo (Zabú) e Filippo Zaccanti (Bardiani), il brasiliano Vinicius Rangel (Brasile), il colombiano César Paredes (Medellín) e lo spagnolo Iker Ballarin (Euskadi).
A scremare il gruppo è stata una caduta avvenuta a a 3,4 chilometri dal traguardo che ha fermato tanti atleti tra cui anche il belga Remco Evenepoel. Un comunicato della giuria ha comunque neutralizzato l’effetto della caduta, riportando tutti gli atleti coinvolti con il tempo del vincitore al traguardo.
Domani ci si sposta a Pocito per un’altra frazione completamente pianeggiante adatta alle ruote veloci.