Come in un grande giallo internazionale. Tra spionaggi, tracce da seguire, fughe di notizie e indizi più o meno reali. Che l’era della “caccia alle streghe” per il ciclismo mondiale non fosse ancora finita lo avevamo capito da tempo ma l’ultima vicenda in ordine di tempo ha dell’inverosimile.
Nei giorni scorsi, infatti, sul web si è diffusa la notizia di una presunta frequentazione da parte di Jakob Fuglsang e Alexey Lutsenko con il dottor Ferrari.
Stando a queste indiscrezioni l’ex preparatore di Lance Armstrong, da sempre sinonimo dell’eminenza grigia del doping, si sarebbe frequentato con gli atleti dell’Astana per mettere a punto chissà quale attività proibita. Subito sono arrivate le smentite da parte del dottor Ferrari, degli atleti e del team, in una sorta di corsa contro il tempo per cancellare ogni possibile traccia di collegamento, anche solo presunta.
Oggi il comunicato della CADF, l’agenzia incaricata dall’UCI di gestire la lotta contro il doping peraltro già scaricata dalla stessa UCI che a partire dal 2021 si affiderà ad un’altra agenzia, la ITA.
Ebbene, sono bastate poche righe della CADF a sgomberare il campo da ogni dubbio: l’agenzia antidoping, dopo aver precisato di aver seguito il caso con la massima discrezione, ha riferito di aver ricevuto informazioni in merito a presunte potenziali violazioni delle regole antidoping e di essersi rivolta alla intelligence Sportradar per condurre ulteriori indagini sulla vicenda.
Da queste indagini non sarebbe risultato alcun elemento a carico degli atleti e, pertanto, la CADF ha archiviato il caso senza nemmeno sottoporlo alla UCI. Fuglsang e Lutsenko possono tirare un sospiro di sollievo, la loro innocenza è certificata anche se per molti, a causa dei pettegolezzi diffusi in rete, resteranno colpevoli a vita.
In tempo di fake-news galoppanti il pettegolezzo è arma letale, così come la riproposizione di notizie prese da altre fonti senza nemmeno provvedere ad una seppur minima verifica. E’ questo il motivo per cui sulle pagine di ciclismoweb.net, a differenza che in altri portali, nei giorni scorsi non avete letto alcun articolo riguardante la vicenda Fuglsang. La caccia alle streghe, come abbiamo sempre fatto, preferiamo lasciarla ad altri…