Ancora una fumata grigia in Umbria. Il turno elettorale che avrebbe dovuto consentire alle società umbre di eleggere il nuovo presidente regionale, fissato per il 2 marzo, è stato nuovamente rinviato. Si tratta del secondo rinvio dopo che già lo scorso 21 dicembre entrambi i candidati erano stati considerati privi dei requisiti necessari per essere eletti alla carica di presidente regionale. La regione che dall’agosto del 2017 è stata commissariata a causa delle irregolarità riscontrate a carico dell’allora presidente Carlo Roscini, poteva contare questa volta su due candidati: da una parte Massimo Alunni e dall’altra Alberto Stefanecchia, ex presidente provinciale di Perugia.
Il 19 febbraio la commissione nazionale elettorale della FCI aveva respinto la candidatura di Stefanecchia in quanto si trattava di uno dei tesserati che avevano depositato la querela contro il presidente Renato Di Rocco e, di conseguenza, presentava una controversia giudiziaria contro la FCI. A questa esclusione era seguito il ricorso di Stefanecchia alla 2^ Sezione del Tribunale Federale che in data 28 febbraio aveva confermato la decisione della commissione. Ma l’ennesimo ricorso di Stefanecchia, questa volta alla Corte d’Appello, ha costretto il Commissario Straordinario, Daniela Isetti, a rinviare le votazioni in attesa della decisione che verrà assunta solo nei prossimi giorni dalla Corte Federale.
L’ennesimo rinvio che sa di sconfitta per tutto il movimento ciclistico umbro, come sottolineato dalle parole della Vice-Presidente Vicaria, Daniela Isetti: “Purtroppo a causa di questa situazione a rimetterci è il movimento umbro e le società che avrebbero tutto il diritto di poter voltare pagina e di avere un nuovo presidente in grado di dare vita a nuove iniziative riportando la situazione alla normalità”.
Daniela Isetti resta quindi il Commissario Straordinario ma con la scadenza del 9 marzo, fissata dalla commissione elettorale nazionale, che si avvicina sempre di più.
Una situazione stigmatizzata anche dal presidente provinciale di Perugia, Luciano Brocarda e dal delegato della Provincia di Terni, Ernelio Massarucci: “L’altro giorno abbiamo assistito all’ennesima mancanza di rispetto nei confronti delle società che compongono il mondo ciclistico Umbro della FCI: con un’ azione di una protervia che potremmo definire incredibile. Gli esclusi dalla competizione elettorale per il rinnovo delle cariche apicali del comitato regionale umbro della FCI, sono riusciti a far rinviare le elezioni presentando l’ennesimo ricorso; una protervia dimostrata anche nei confronti della FCI, visto il motivo per cui non è stata accettata la candidatura” hanno commentato in una nota congiunta diramata nella giornata di ieri.
Da segnalare, peraltro, che l’eventuale Presidente Regionale che avrebbe dovuto essere eletto lo scorso 2 marzo sarebbe rimasto in carica unicamente sino all’ottobre 2020 quando giungeranno alla propria scadenza naturale tutte le cariche regionali federali.
“A questo va aggiunto anche il danno economico, che pesa sempre sulle società Umbre, dovuto ai costi di gestione di tutto il meccanismo elettorale. Riteniamo pertanto inaccettabile questo modo di fare che serve solamente a fare danni al mondo ciclistico Umbro. Crediamo che vada preso atto che fortunatamente i tempi stanno cambiando, si sta andando verso una gestione corale e consapevole e non, come in passato, di pochi se non addirittura pochissimi; chiediamo che chi di dovere intervenga per porre fine a questo teatrino che sta diventando tragedia. Vogliamo rassicurare le società Umbre che vigileremo sui prossimi avvenimenti e saremo pronti ad assumere tutte le decisioni che si renderanno necessarie per la salvaguardia delle società che rappresentano una parte importante del ciclismo italiano” hanno concluso Brocarda e Massarucci.