La domanda che giriamo ai nostri lettori è questa. In Italia c’è un’altra famiglia che ha quattro giovanissimi che gareggiano nel ciclismo nella categoria giovanissimi? In attesa di eventuali risposte vi raccontiamo questa splendida storia di ciclismo e di questa famiglia. Non avendo altri riscontri ufficiali, aggiungiamo unica in Italia.
Arriva dal Mugello e da Vicchio, località di nascita del grande artista Giotto, protagonista la famiglia di Marco Genovese che ha quattro figli (40 anni complessivamente per il simpatico e appassionato quartetto) tutti in attività nella categoria giovanissimi, quella che va dai 7 ai 12 anni. I loro nomi: le due gemelle Asia e Siria, 9 anni, terza elementare che corrono nella G3; i fratelli Daniel, 10 anni, quarta elementare nella G4 e Cristian, 12 anni, 1^ media e che gareggia nella G6. La passione per il ciclismo nel Dna; in famiglia hanno tre zii che sono andati in bici per diverso tempo. Ma la storia ce la racconta la mamma Cristina Berardicurti.
“Ha cominciato Cristian a 7 anni, quando lo zio lo portò alla Ciclistica Valdisieve. Non sapeva neanche come era fatta una bici da corsa. La prima volta che salì in bici se ne innamorò. Daniel, due anni più piccolo assisteva agli allenamenti e veniva con noi alle gare, e così poco dopo si ritrovò in bici pure lui”.
Più difficile portare al ciclismo le due gemelle, Siria e Asia?
“E’ vero, anche perché io volevo che facessero danza, non avevo nessuna intenzione di mandarle in bici. Ma a danza nonostante le insistenze ogni tentativo fallì e quindi alla fine dovetti cedere e mi sono ritrovata con quattro ciclisti in casa”.
Il ciclismo a questa età deve essere solo un gioco.
“Hanno una passione incredibile, capiscono già che il ciclismo comporta sacrifici, ma la bicicletta è il loro primo pensiero. La loro attività ci ha fatto conoscere tante persone, altri genitori, direttori sportivi, altri giovanissimi con i quali i nostri figli, Daniel in particolare, ha intrecciato amicizie bellissime che vanno al di là del ciclismo. Il rispetto di un compagno, di un avversario, vivere esperienze di vita, confrontarsi e arricchirsi delle diversità di ciascuno Per Cristian il “maggiorenne” questo sport è un medicinale di cui non può fare a meno. Ha una forma di dislessia e la bici è l’unica cosa che lo fa stare bene”.
Le gemelle invece come si comportano con i fratelli?
“Siria e Asia sono uniche…… loro fanno la loro corsa gareggiano in categorie diverse rispetto ai fratelli. Se vince una, automaticamente ha vinto anche l’altra”.
Un meraviglioso quartetto quello che svolge attività con la maglia del Club Ciclo Appenninico 1907 di Borgo San Lorenzo, società storica del ciclismo nazionale. Quattro giovanissimi che esprimono gioia, felicità, che esaltano il divertimento e che lanciano un messaggio
“La magia della bicicletta”.