Il segno più di questa settimana va a tutti quegli atleti che con pazienza e responsabilità già da inizio marzo evitano di allenarsi in bici su strada. Esercizi, rulli e allenamenti alternativi sono divenuti il loro pane quotidiano e c’è pure chi ha utilizzato i social per mostrare al mondo le proprie abilità. Magari non saranno in forma nelle prime gare che si disputeranno ma è anche grazie a loro se il contagio si fermerà.
Il segno meno, invece, va a quei cicloamatori che senza motivo, non avendo ancora compreso la gravità del problema, continuano a circolare per strada anche in questi giorni così drammatici. Tanti sono stati fermati dalle forze dell’ordine e si sono messi pure a protestare.
Di fronte all’emergenza che sta investendo tutto il mondo non è più accettabile che si invochi alcuna “libertà personale” per giustificare un comportamento così grave ed irresponsabile. Bisogna restare a casa e, anche se vi sembrerà impossibile, non interessa a nessuno vedervi attivi su Strava o ascoltare il racconto dei vostri nuovi record.