Il ciclismo italiano conta poco in Italia, e questo lo si era capito dai contenuti dei DPCM. Ma se ne fosse servita una ulteriore riprova, l’UCI nel confermare i calendari abbozzati un mese fa, ha piazzato un’altra batosta alle due ruote azzurre.
Il Lombardia viene spostato dalla sua data tradizionale (a fine stagione) e si correrà addirittura il giorno di Ferragosto. La Milano-Sanremo andrà in scena l’8 agosto, sulle strade di una riviera ligure dove i bagnanti dovranno stare a distanza e con le strade intasate dai turisti. La Tirreno-Adriatico si correrà durante il Tour de France e il Giro d’Italia sarà abbinato a tutte le classiche del Nord Europa (Amburgo, Liegi, Amstel, Gent-Wevelgem, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix). In campo femminile, invece, il Giro Rosa si chiuderà alla vigilia della settimana dei Campionati del Mondo con tutte le conseguenze che ciò può comportare. (clicca qui per consultare il calendario UCI)
Insomma, peggio di così era davvero impossibile fare per il nostro Paese. Laconico il commento dei dirigenti di RCS Sport che diplomaticamente hanno riferito: “Prendiamo atto del calendario pubblicato oggi dall’UCI. Come da tradizione le Strade Bianche apriranno la stagione delle corse di un giorno, la Milano-Sanremo sarà la prima Classica Monumento mentre Il Lombardia prenderà il via il giorno di Ferragosto. A questo punto pensiamo a ripartire in sicurezza e ad organizzare le corse nel miglior modo possibile”.
Quel che è certo è che nella speranza che ripartenza sia, sarà una ripartenza destinata a far venire la nausea agli appassionati italiani delle due ruote con eventi fuori stagione, in tono minore e con protagonisti di seconda o, addirittura, terza fascia. E’ davvero questo il ciclismo che vogliamo nel dopo-Covid?