E’ bastata una emoji postata su Twitter per portare la Trek Segafredo a sospendere dall’attività a tempo indeterminato il Campione del Mondo Juniores, il 19enne statunitense Quinn Simmons.
E’ il ciclismo moderno, dove Tweet e Stories possono valere più di qualsiasi vittoria; Simmons, ieri mercoledì 30 settembre, su Twitter in risposta a un post del giornalista e commentatore di ciclismo José Been sulle imminenti elezioni negli Stati Uniti in cui ha affermato: “Se mi segui e sostieni Trump, puoi andare. Non ci sono scuse per seguire o votare per l’uomo vile, orribile “, ha postato “Bye” con l’emoji di una mano dalla pelle nera che sventolava. Quando Simmons è stato definito “Trumper”, ha risposto “Esatto” con l’emoji di una bandiera americana.
Questo scambio di battute su Twitter ha fatto subito partire le polemiche e ha costretto la Trek Segafredo a prendere le distanze dal proprio atleta.
L’episodio arriva a pochi mesi di distanza da un altro fatto che riguardava l’azienda Trek che è il principale fornitore di biciclette della polizia americana: nel mese di giugno, quando negli Stati Uniti divampavano le proteste del movimento “Black Lives Matter”, infatti, alcuni agenti vennero fotografati mentre usavano proprio le biciclette della Trek come arma di attacco contro i manifestanti. Anche in quella occasione la Trek era stata costretta ad intervenire con un comunicato ufficiale per difendersi dalle accuse di razzismo.