La stagione è ormai finita. E il Consiglio Federale, all’ultimo momento, è corso ai ripari approvando (finalmente) le nuove norme attuative del settore strada. Il pacchetto di Norme 2021 (Proposta Normativa Autorità Garante 2021, Norme Trasferimento Atleti – dalla stagione 2020 a 2021 -, Norme attuative esordienti e allievi, Norme attuative Dilettanti Elite, Under23 e Juniores) prevede importanti modifiche dell’attività, sulle quali il Consiglio ed anche i Comitati Regionali stanno ragionando da tempo e che hanno il duplice obiettivo di aiutare le società, in difficoltà economica per la pandemia, e salvaguardare gli atleti.
Tra le maggiori novità:
1. la possibilità per gli Under23 e Juniores (1 anno) che nella stagione in corso non hanno ottenuto 3 punti tecnici, di poter gareggiare con la categoria precedente fino al raggiungimento di punti 10;
2. la possibilità ai CCRR di creare una società che permetta agli atleti residenti nella regione che non trovano sistemazione in Team organizzati di potersi tesserare e gareggiare regolarmente;
3. nella categoria Elite Under 23 possibilità per tutte le gare su strada (ad esclusione di gare tipo pista, criterium o cronometro) di diventare a tutti gli effetti gare Nazionali;
4. si autorizza l’uso di freni a disco alle categorie esordienti ed allievi nelle gare su strada.
IN GRUPPO A 70 ANNI – Anche l’innalzamento del limite di età per accedere alla formazione delle figure tecniche che operano nel comparto della sicurezza delle gare a 70 anni rientra nella logica di agevolare l’organizzazione delle gare. “Abbiamo verificato – ha detto il presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza Roberto Sgalla nel presentare la proposta – che il limite di 60 anni per molte figure riduce notevolmente la platea di quanti potrebbero fornire il proprio contributo all’organizzazione delle gare”.
FCI FUORI TEMPO MASSIMO – Non si può tacere l’enorme ritardo con cui le regole per il 2021 sono state adottate dai vertici federali. Dopo una stagione trascorsa ai box a causa del Coronavirus le società italiane avrebbero meritato un maggior rispetto e avrebbero avuto la necessità di conoscere le nuove normative con ampio anticipo per organizzarsi. E, invece, si è arrivati all’approvazione ben oltre i (già lunghi) tempi a cui eravamo abituati in passato.
In più le norme adottate con la possibilità per gli atleti di correre “in solitaria” rischiano di scardinare l’intero sistema ciclistico giovanile che, sino ad oggi, era imperniato sulla centralità delle società sportive e sulla formazione dei tecnici. Dal 2021 si potrà gareggiare da soli, senza vincoli di appartenenza, senza un tecnico al seguito e… a proprie spese. Cosa ne sarà del ciclismo italiano nel 2021 lo scoprirermo solo strada facendo…