Ordine d’arrivo:
1° Alessandro Failli (Gs Olimpia Valdarnese) 1h29’00”
2° Gabriele De Fabritiis (Ciclistica Arma Taggia)
3° Alessandro Perracchione (Rapp. Piemonte)
4° Samuele Privitera (Ciclistica Bordighera)
5° Mattia Maioli (Pol. Fiumicinese)
6° Federico Cozzani (Gs Termo La Spezia)
7° Enea Sambinello (Pol. Fiumicinese)
8° Andrea Montagner (Libertas Ceresetto)
9° Matteo Creatini (Uc Donoratico)
10° Riccardo Lorello (Fosco Bessi Calenzano) a 10″
Apertura di prestigio per la stagione allievi in Toscana con la Coppa Giuseppe Cei-Francesco Tomei a due passi dalle mura di Lucca. E’ stata l’edizione delle nozze di ferro, quelle dei 70 anni per la classica lucchese che annovera tra i suoi vincitori anche i nomi di Cesare Cipollini, Fornaciari, Failli, Ulissi, Agnoli, Gavazzi, Orsini. Questa volta la firma sull’albo d’oro è di un toscano tra i più attesi il valdarnese Alessandro Failli, splendido velocista come aveva dimostrato anche nella passata stagione quando s’impose sul circuito di Stabbia. E qui una curiosità; lo zio Francesco ex professionista e attuale bikers vinse la corsa lucchese nel 1999.
Stavolta Failli ha regolato un ristretto plotoncino forte di una dozzina di corridori e dopo un caduta a 500 metri dal traguardo che ha tagliato fuori diversi corridori, tra i quali Edoardo Cipollini che era nel drappello al comando dopo un ottimo lavoro della Fosco Bessi. Per fortuna Cipollini sembra non avere riportato serie conseguenze, ma comunque saranno gli opportuni accertamenti medici a stabilire il tutto.
Ai posti d’onore il ligure De Fabritiis e il piemontese Perracchione. In 200 al via di 32 società, mossiere il presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo Saverio Metti e tra i presenti anche Mario Cipollini. Primi tre giri a gruppo compatto e andatura sostenuta con un allungo di Valerio Justin subito annullato. Ci provano anche Toselli, Pellegrini, Mattei e Ciolini, ma il gruppo non concede spazio. A due giri dalla fine gruppo compatto e lo stesso all’inizio della salita di San Martino in Vignale e dopo una fuga di Vicini senza esito. Qui c’era il deciso allungo del romagnolo Maioli che si aggiudicava il gran premio della montagna davanti ai toscani Cipollini e Lorello. In discesa e nell’ultimo tratto erano una dozzina i corridori che si radunavano sulla testa con la caduta che vanificava l’eventuale recupero degli inseguitori e sul rettilineo di arrivo Failli dimostrava la sua bravura e confermandosi tra i velocisti più forti in campo nazionale.