Con la settimana delle Ardenne alle porte, delineiamo 10 possibili outsider che potrebbero mettere nel sacco i big.
Michal Kwiatkowski, il corridore della Ineos non arriva nelle migliori condizioni, conosciamo però il suo feeling con le gare di queste latitudini, un trend passato fatto di svariati piazzamenti e la vittoria all’ Amstel nel 2015, l’ esperienza e la squadra saranno armi dalla sua parte.
Mauri Vansevenant, il giovane belga compagno di squadra di Alaphilippe , potrebbe sfruttare l’effetto a sorpresa e il gioco di squadra, lo scorso anno fece le prove alla Freccia Vallone, andando in fuga dal mattino per essere ripreso solo nel finale. Arriva all’appuntamento con la giusta freschezza e motivazione, ha già centrato una vittoria quest’anno al Gran Premio Industria e Artigianato.
Maximilian Schachmann, il portacolori tedesco della Bora, parte verosimilmente con i gradi di capitano, un forte inizio di stagione con la vittoria nella classifica generale della Parigi-Nizza, non è riuscito ancora a brillare alle Ardenne ma ha dalla sua le giuste caratteristiche per fare bene.
David Gaudu, il transalpino della FDJ – Groupama arriva all’ appuntamento con un ottima condizione, recentemente vittorioso in una tappa con arrivo in salita al Giro dei Paesi Baschi, la corsa delle tre che gli si addice maggiormente sembra essere la Freccia Vallone con il celebre muro di Huy, le terribili percentuali dell’arrivo sono adattissime alle sue caratteristiche da scalatore.
Dylan Teuns, l’alfiere della Bahrain – Mclaren fa della regolarità la sua arma migliore, il belga inoltre gioca in casa e potrebbe centrare il colpo della vita, da menzionare in squadra anche la presenza di Matej Mohoric, lo sloveno che lo scorso anno alla Liegi per poco non riuscì a infilare in contropiede il gruppetto che si stava giocando la vittoria.
Jonas Vingegaard, un inizio di stagione fenomenale per il giovanissimo olandese, vincitore di una tappa al recente UAE Tour e della classifica generale alla settimana Coppi e Bartali approccia il trittico con poca esperienza, ma le ottime performance e le sue caratteristiche da scattista scalatore ci impongono di inserirlo in questa lista.
Esteban Chaves, il sudamericano sembra aver ritrovato nuovamente le sensazioni migliori, quest’anno vincitore di una tappa molto impegnativa alla Vuelta Catalunya, non è mai stato grande protagonista nelle classiche collinari ma in passato ha già conquistato una classica monumento, Il giro di Lombardia del 2016.
Sergio Higuita, il colombiano della EF sarà una delle punte della squadra americana, corridore molto forte in salita dotato anche di un buono spunto veloce, gli manca però ancora il successo importante per il definitivo salto di qualità.
Tim Wellens, il coriaceo corridore belga, ormai ha acquisito anni di esperienza su questi tipi di percorsi, dotato di un ottimo fondo è solito tentare da lontano l’azione vincente. Quest’anno ha già ottenuto una vittoria e la classifica generale all’Etoile de Besseges.