Con la Liegi – Bastogne – Liegi di domenica si conclude il trittico delle Ardenne, la più antica delle classiche presenterà ai nastri di partenza uno dei corridori belgi più amati, Philippe Gilbert, nato 39 anni fa a Verviers ai piedi della Redoute, una delle Cote più note del percorso, da sempre spartiacque della corsa.
Esattamente 10 anni fa Gilbert centrò l’ultima vittoria di un corridore belga alla Doyenne, eravamo nel 2011 l’anno magico per il vallone che andò a prendersi anche Amstel e Freccia.
Il corridore della Lotto-Soudal non ha bisogno di presentazioni, un curriculum che parla da solo, tutte le classiche monumento vinte ad eccezione della Milano – Sanremo, un campionato del mondo nel 2012 a Valkenburg , due Parigi-Tours e una Classica di San Sebastian, oltre a svariate tappe su tutti e tre i grandi giri.
Pochi giorni fa ha dichiarato che l’anno prossimo appenderà definitivamente la bici al chiodo “Ad un certo punto bisogna smettere, nel 2022 saranno 20 anni di carriera e bisogna dirsi che non c’è solo il ciclismo nella vita. C’e anche la famiglia, Ho sacrificato moltissime cose nella mia vita e ora è un po’ il tempo di godermele”.
Quella di quest’anno quindi potrà essere una delle ultime volte che lo vedremo al via, in cuor nostro speriamo che possa essere ancora una volta competitivo e giocarsi le proprie chance nel finale. Ma chi nel gruppo sarà il suo degno erede? Chi ha le caratteristiche fisiche e tecniche più similari?
Al momento è difficile fare un nome secco, dotato di un’accelerazione impressionante sulle salite brevi e di un ottimo spunto veloce, negli ultimi anni è riuscito a conquistare molte classiche anche con la giusta malizia ed esperienza. Tra i suoi connazionali vogliamo fare i nomi di due corridori della Deceuninck Quick-step che nel futuro potrebbe emulare le sue gesta, Remco Evenepoel e Mauri Vansevenant. Nell’attesa che uno di questi due nomi possa salire alla ribalta, ci godiamo ancora una volta la sagoma di Philippe in gruppo, Allez Phil..!!