Ordine d’arrivo:
1° Luca Colnaghi (Uc Trevigiani Campana Imballaggi)
2° Simone Piccolo (Viris Vigevano) a 6”
3° Andrea Gallo (InEmiliaRomagna)
4° Dean Hoeks (Zappi’s)
5° Francesco Di Felice (MG Kvis)
6° Davide Baldaccini (Petroli Firenze Hopplà)
7° Michele Corradini (Viris Vigevano)
8° Stefano Gandin (Zalf Euromobil Désirée Fior)
9° Nicolò Buratti (Cycling Team Friuli)
10° Samuele Rubino (Lan Service)
Il Trofeo Matteotti, traguardo di prestigio per i dilettanti nato nel 1952 con il successo di Gastone Nencini e che da 35 anni si corre a Marcialla, è stato firmato per l’edizione n. 67 dal lombardo Luca Colnaghi dell’Uc Trevigiani Campana autore di una “zampata” finale di classe.
Colnaghi che aveva già vinto la sua prima gara stagionale in Toscana sul circuito di Lucca, ha lasciato i 4 compagni di fuga dopo il triangolo rosso dell’ultimo chilometro per andare da solo a vincere la prestigiosa classica allestita dalla Pol. AICS sezione ciclismo di Firenze e dal Comitato Sportivi di Marcialla. Un numero di classe a conferma delle doti di questo atleta già azzurro e protagonista di un finale di corsa splendido. Vanamente alle spalle un altro dei favoriti delle corsa fiorentina, Piccolo, ha cercato di replicare ma non è riuscito a riprendere il battistrada che è andato a vincere una gara svoltasi per tutta la sua durata sotto la pioggia e che ha decimato le forze in campo rappresentate da 29 squadre e 181 corridori. Colnaghi si è confermato bravo come anche Piccolo, brillante Gallo nelle battute finali mentre è stato autore di una prestazione generosa anche Ugazio che prima è stato in fuga per 35 Km con altri tre atleti (Aposti, Baldi e Murgano) e poi ha cercato la soluzione solitaria raggiunto dal gruppo a 5 Km dall’arrivo.
Nel finale si attendeva Romano, apparso di recente in grande forma, che in effetti lo si è visto per una fiammata sulla salita verso Bivio Canaglia prima di rientrare nei ranghi mentre invece davano vita alla fuga decisiva il vivacissimo Rubino, Gallo, Baldaccini e Colnaghi ripresi poco dopo da Piccolo che intuiva la pericolosità del tentativo. Gli ultimi mille metri in salita verso Piazza Brandi a Marcialla esaltavano il vincitore accolto da meritati applausi.