E’ scomparso, venerdì 6 agosto alle ore 23 all’Ospedale di Cittadella ove era ricoverato per un malore dallo scorso 8 marzo senza purtroppo più riprendersi. Firmino Bacchin, storico personaggio del ciclismo padovano, che ha trascinato e diffuso coinvolgendo nella sua scia fin dagli 60/70 varie generazioni di persone, amici, gruppi, diventando un vero emblema e simbolo.
Grande appassionato di sport, aveva 75 anni, nato a Tombolo il 6 luglio 1946, e da un triennio da Tombolo si era trasferito a San Martino di Lupari, lascia la moglie Emilia Fogale e i due figli Faustino e Massimo e il rito funebre viene celebrato martedì 10 agosto alle ore 15.30 nella Chiesa Arcipetrale di San Pio a Tombolo (nelle normative vigenti), Firmino Bacchin era noto anche per la sua pluriennale professione di bancario in istituti della zona (organizzando anche i Campionati di Categoria con ampia partecipazione) ed era conosciuto soprattutto per la lunga carriera di giudice nazionale e di direttore di corsa nazionale della Federazione Ciclistica Italiana.
Come commissario di gara, ricoprendo in passato anche incarichi e collaborazioni al Comitato Regionale Veneto-FCI, ha svolto il ruolo in tante gare giovanili. dilettanti e professionisti di prestigio (tra cui al Giro d’Italia), quindi dagli anni 90 si dedicò come direttore di corsa in numerose gare quale punto di riferimento per varie associazioni. E’ stato tra i principali collaboratori del mitico “Circuito degli Assi” svoltosi a Cittadella lungo le Mura nel quadriennio 70/73 (organizzato da patròn Nino Recalcati con la regia locale di Antonio Guidolin) e interpretando anche il ruolo di vibrante speaker al palco-arrivo davanti alla Caserma dei Vigili del Fuoco, poi svolto in tanti altri eventi. Inoltre si ricorda come in gioventù iniziò una vita di passione ciclistica accompagnando con dedizione alle gare il paesano Antonio Grego e vari giovani corridori locali con un costante impegno in tanti eventi. Immediate e numerose le attestazioni di cordoglio diffuse dal mondo sportivo e dell’associazionismo verso un vero amico di tutti, con il suo carattere sempre gioioso e di costante sorriso, tra questi specialmente il locale Veloce Club Tombolo con il presidente Amedeo Pilotto e lo storico vice Sergio Pivato, con cui ha collaborato dalla fondazione del 1974 e dal Veloce Villa del Conte del presidente Michele Michielon nel cui staff del Giro del Medio Brenta era stato inserito anche nell’ultima edizione dello scorso 4 luglio.
A ricordarlo e ad annunciare la mesta notizia agli amici sportivi è stato, a nome della famiglia, Pierluigi Basso a cui il dirigente cittadellese era assai legato.
“Firmino era un amico e un maestro – ha spiegato con commozione Pierluigi Basso- – amato da tutti per bontà e disponibilità, in ogni occasione sempre con preziosi consigli e una figura fondamentale per molti dirigenti e società, personalmente mi ha coinvolto nel ciclismo dirigenziale-organizzativo ad inizio anni 90 rilanciando a Cittadella il Grande Ciclismo con il VC Tombolo e un grande gruppo, quindi abbiamo diretto assieme vari Giro del Veneto a tappe e una decina di volte l’internazionale Giro del Medio Brenta e la classica Alta Padovana Tour e dalla fondazione è stato presenza fissa nel comitato del Trofeo Internazionale Grand Prix Città Murata”.
Da sottolineare come fossero di intenso fascino e attrazione le innumerevoli storie e speciali aneddoti, che Firmino Bacchin spesso raccontava di una lunga carriera di tante gare e corridori svolta sempre negli esemplari valori etico-morali e di amicizia con tutti.