Ordine d’arrivo:
1° Jasper Philipsen (Alpecin Fenix) 4h24’41”
2° Fabio Jakobsen (Deceuninck Quick Step)
3° Alberto Dainese (Team DSM)
4° Juan Molano (UAE Team Emirates)
5° Piet Allegaert (Cofidis)
6° Jon Aberasturi (Caja Rural)
7° Jordi Meeus (Bora Hansgrohe)
8° Riccardo Minali (Intermarchè Wanty Gobert)
9° Reinardt Janse Van Rensburg (Qhubeka NextHash)
10° Arnaud Demare (Groupama FDJ)
Classifica generale:
1° Kenny Elissonde (Trek Segafredo)
2° Primoz Roglic (Jumbo Visma) a 5″
3° Lilian Calmejane (Ag2r Citroen) a 10″
4° Enric Mas (Movistar) a 20″
5° Miguel Angel Lopez (Movistar) a 26″
6° Alejandro Valverde (Movistar) a 32″
7° Giulio Ciccone (Trek Segafredo)
8° Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
9° Mikel Landa (Bahrain Victorious) a 44″
10° Gino Mader (Bahrain Victorious) a 45″
Il francese Kenny Elissonde passa al comando della classifica generale della Vuelta e lo fa grazie alla caduta che ha coinvolto l’estone Rein Taaramae. Un momento difficile da gestire anche per il portacolori della Trek Segafredo combattuto tra i festeggiamenti e il pensiero per il collega finito a terra.
“Non ho visto la caduta. Ero nelle prime 10-15 posizioni in quel momento. Questo non è il modo in cui volevo prendere la maglia. Sappiamo che nel ciclismo quando c’è vento c’è rischio. Comunque non mi piace. Non è un piacere. Ma alla fine della giornata, non puoi fare altro, è così. Oggi è stata una tappa molto nervosa, ed è incredibile per me essere riuscito a vestire questa maglia. Dopo il Tour e le Olimpiadi, mi sono rilassato e la squadra mi ha chiesto se potevo andare alla Vuelta e correre giorno per giorno. Questo è il ciclismo. È incredibile. Se mi aveste detto stamattina che avrei preso la maglia rossa non ci avrei creduto” ha spiegato il nuovo leader della classifica generale.
Ad Albacete, intanto, torna ad esultare l’Alpecin Fenix con Jasper Philipsen che precede nel “solito” sprint di gruppo un ritrovato Fabio Jakobsen e il giovane velocista italiano Alberto Dainese. Caduta a parte, non cambia altro in classifica generale.