Keirin maschile:
1° Harrie Lavreysen (Olanda)
2° Jeffrey Hoogland (Olanda)
3° Mikhail Iakovlev (Russia)
4° Nicholas Paul (Trinidad e Tobago)
5° Kento Yamasaki (Giappone)
6° Rayan Helal (Francia)
Scratch maschile:
1° Donavan Grondin (Francia)
2° Tuur Dens (Belgio)
3° Rhys Britton (Gran Bretagna)
4° Roy Eefting (Olanda)
5° Kazushige Kuboki (Giappone)
Inseguimento a squadre maschile:
1° Italia (Bertazzo, Consonni, Ganna, Milan, Lamon) 3’47″192
2° Francia (Boudat, Denis, Tabellion, Thomas) 3’49″168
3° Gran Bretagna (Hayter, Vernon, Tanfield, Wood, Emadi) 3’51″205
4° Danimarca (Malmberg, Hansen, Bevort, Pedersen, Skivild) 3’53″182
5° Svizzera (Imhof, Ruegg, Thiebaud, Vogel, Vitzthum)
Eliminazione femminile:
1^ Letizia Paternoster (Italia)
2^ Lotte Kopecky (Belgio)
3^ Jennifer Valente (Usa)
4^ Mariia Novolodskaia (Russia)
5^ Olivija Baleisyte (Lituania)
Inseguimento a squadre femminile:
1^ Germania (Brausse, Brennauer, Kroeger, Suessemilch) 4’08″752
2^ Italia (Balsamo, Alzini, Consonni, Fidanza, Paternoster) 4’13″690
3^ Gran Bretagna (Archibald, Barker, Evans, Knight) 4’17″359
4^ Canada (Barraclough, Attwell, Coles, Collier, Van Dam) 4’22″889
5^ Irlanda (Griffin, Kay, Murphy, Sharpe)
Erano 24 anni, infatti, che l’Italia manca l’appuntamento con la vittoria in questa specialità (1997 a Perth, in Australia). Oggi il quartetto di Marco Villa ha superato, non senza difficoltà, una Francia volitiva. Filippo Ganna, Simone Consonni, Jonathan Milan e Liam Bertazzo (riconfermato dopo la prova di ieri) hanno chiuso la finale in 3’47”192, due secondi meglio dei transalpini, crollati solo all’ultimo.
A rendere ancora più speciale questa storica giornata è arrivata la medaglia d’oro anche nella eliminazione femminile grazie ad una straordinaria Letizia Paternoster mentre le ragazze dell’inseguimento a squadre hanno chiuso al secondo posto.
Simone Consonni: “Questa maglia iridata, questo gruppo, sono la cosa più bella che a mio avviso un ciclista può vivere. In un anno Olimpiadi e poi Mondiali. Era un sogno che avevo da quando colsi la medaglia d’argento a Richmond (in linea U23, ndr).”
Jonathan Milan non nasconde la gioia: “E’ la mia prima maglia iridata… la soddisfazione più bella. E’ stata una gara perfetta, programmata in ogni cambio. Sapevamo che la Francia ci avrebbe dato filo da torcere, ma sapevamo anche che non avrebbe potuto seguire la nostra tabella”.
La forza del gruppo è anche nelle lacrime trattenute a stento di Liam Bertazzo, che con la gara di oggi termina la sua rincorsa ad un titolo mondiale che gli sfuggì proprio contro i francesi: “Sono tornato, dopo anni difficili”. Ed anche nelle parole di Francesco Lamon che oggi ha seguito i compagni dai box ma che ieri non ha mancato di dare il suo contributo: “Un anno fantastico, non posso chiedere altro!”
L’uomo simbolo dell’inseguimento mondiale, però, per ora è ancora lui, Filippo Ganna, al suo settimo titolo mondiale, dopo i quattro nell’individuale e i due nella crono: “A questi risultati non si fa mai l’abitudine. Questo in particolare era un oro che mancava da tanto… nello stesso anno del titolo olimpico: se non è un record ci siamo vicini. Però adesso testa alla prova di domani..”.
Marco Villa rende omaggio ai suoi corridori: “Non è stato facile, la Francia davanti al suo pubblico ha dimostrato che i valori in questa specialità cambiano molto velocemente. I ragazzi ci tenevano a fare bene e per questo hanno mantenuta alta la concentrazione fino ad oggi.. e non è facile in una stagione così intensa. Abbiamo un gruppo di atleti forti e molto giovani, che ci permettono di guardare al futuro con ottimismo, oltre a costruire grandi risultati già adesso.”