Inseguimento individuale maschile:
1° Ashton Lambie (Usa) 4’05″060
2° Jonathan Milan (Italia) 4’06″149
3° Filippo Ganna (Italia)
4° Claudio Imhof (Svizzera)
5° Tobias Buck Gramcko (Germania)
Corsa a punti maschile:
1° Benjamin Thomas (Francia) 94 p.
2° Kenny De Ketele (Belgio) 84
3° Vincent Hoppezak (Olanda) 35
4° Sebastian Mora Vedri (Spagna) 24
5° Ethan Vernon (Gran Bretagna) 19
Chilometro da fermo maschile:
1° Jeffrey Hoogland (Olanda) 58″418
2° Nicholas Paul (Trinidad & Tobago)
3° Joachim Eilers (Germania)
4° Patryk Rajkowski (Polonia)
5° Sam Ligtlee (Olanda)
Velocità femminile:
1^ Emma Hinze (Germania)
2^ Lea Sophie Friedrich (Germania)
3^ Kelsey Mitchell (Canada)
4^ Lauriane Genest (Canada)
5^ Mathilde Gros (Francia)
Omnium femminile:
1^ Katie Archibald (Gran Bretagna) 137 p.
2^ Lotte Kopecky (Belgio) 119
3^ Elisa Balsamo (Italia) 116
4^ Clara Copponi (Francia) 113
5^ Maria Martins (Portogallo) 106
La fine di una stagione trionfale per i colori azzurri della pista regala una mezza beffa ai nuovi mostri sacri dell’inseguimento su pista. Filippo Ganna e Jonathan Milan devono accettare di accomodarsi sui gradini più bassi del podio alle spalle del “baffo” Ashton Lambie.
Il detentore del record mondiale della specialità (l’unico a scendere sotto i 4 minuti sino ad oggi), dopo le qualificazione va in finale contro il giovane Jonathan Milan che non può nulla contro la forza dell’avversario. Filippo Ganna, invece, dopo una prima batteria sottotono, ha stravinto la finalina per il bronzo e, con degli intermedi da record, ha tentato di proseguire sino alla fine prima di essere stoppato dai giudici di gara.
L’altro bronzo di giornata è arrivato nell’omnium femminile con una Elisa Balsamo ritrovata che ha lottato fino all’ultimo per l’argento prima di essere sorpresa dal giro guadagnato dalla belga Lotte Kopecky nel finale della corsa a punti conclusiva.