Iscritti: 184 Partiti: 173 Arrivati: 81
Tempo: 3h59’20” 162 km Media: 40,613 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Nicola Venchiarutti (Work Service Vitalcare Videa)
2° Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior)
3° Francesco Di Felice (Gallina Ecotek Lucchini)
4° Kevin Bonaldo (Team Qhubeka)
5° Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Désirée Fior)
6° Ruben Sanchez Estevez (Colpack Ballan)
7° Filippo Magli (Mastromarco)
8° Luca Cretti (Hopplà Petroli Firenze)
9° Raffaele Radice (Malmantile)
10° Giosuè Epis (Carnovali Rime)
Dalla sua ultima vittoria, ottenuta alla Ruota d’Oro il 24 settembre 2019, sono trascorsi esattamente 928 giorni. Un lungo digiuno per uno dei talenti più cristallini del ciclismo italiano; in questi 30 mesi Nicola Venchiarutti ha affrontato alti e bassi in una importante parentesi vissuta tra i professionisti. La sua decisione di tornare in una formazione Continental lo ha premiato, quest’oggi, sul traguardo di Pontedera (Pi) dove ha regalato alla Work Service Vitalcare Videa la seconda perla stagionale dopo l’affermazione di Samuele Zambelli alla Coppa San Geo.
Dalla Toscana alla Toscana per il ragazzo diretto da Emilio Mistichelli e Ilario Contessa che, in procinto di affrontare il Giro di Sicilia al cospetto dei team World Tour, è tornato a ruggire in una gara esigente e molto tirata.
A caratterizzarla, nella seconda metà del tracciato è stata una lunga fuga di sette atleti che sono stati riassorbiti nel finale di corsa: sull’ultima salita Davide De Pretto (Zalf) ha attaccato in compagnia di Nicolò Buratti (CTF). Su questo tandem sono rientrati ben presto altri sei atleti tra cui Riccardo Lucca e Nicola Venchiarutti (Work Service). Negli ultimi cinque chilometri le carte si sono rimescolate ancora una volta con un gruppo di una trentina di unità che si è presentato compatto sul lungo rettifilo d’arrivo.
Una volata che Nicola Venchiarutti attendeva da troppo tempo per poterla sbagliare e così il 23 friulano di Codroipo ha impostato il proprio sprint a centro strada, ha scaricato tutta la propria potenza sui pedali fino a tagliare la linea del traguardo con un ampio margine sul resto del gruppo. Una progressione che gli ha consentito di infrangere finalmente un incantesimo che da troppo tempo gli aveva negato la gioia del successo.