Ordine d’arrivo:
1^ Elisa Longo Borghini (Trek Segafredo) 3h10’54”
2^ Lotte Kopecky (SD Worx) a 23″
3^ Lucinda Brand (Trek Segafredo)
4^ Elise Chabbey (Canyon Sram)
5^ Marta Cavalli (FDJ)
6^ Floortje Mackaij (Team DSM)
7^ Ellen Van Dijk (Trek Segafredo)
8^ Chantal Van Den Broek Blaak (SD Worx) a 32″
9^ Pfeiffer Georgi (Team DSM) a 2’22”
10^ Sandra Alonso (Ceratizit WNT)
Un arrivo in solitaria, alla maniera dei grandi ha consegnato nelle mani di Elisa Longo Borghini la seconda edizione della Parigi-Roubaix femminile. Più di 35 chilometri di fuga solitaria per la campionessa italiana che ha compiuto una autentica impresa replicando il successo ottenuto lo scorso anno da Lizzie Deignan, anche lei per la Trek Segafredo.
“E’ incredibile essere riuscita a vincere qui. Prima sei nel cuore dell’inferno sul pavè e poi, all’improvviso, in paradiso all’interno del velodromo. Pensavo alla mia famiglia, al mio ragazzo e alle mie compagne di squadra: sono loro i motivi per cui corro” ha raccontato dopo il traguardo Elisa Longo Borghini. “E’ stata una primavera molto difficile per me: ho avuto la sinusite per un mese e non riuscivo ad esprimermi come volevo. Sapevo di valere di più ma non riuscivo a dimostrarlo. E’ stato frustrante e difficile. Per questo voglio ringraziare la mia famiglia e il mio ragazzo, Jacopo Mosca, perchè mi tengono sempre alto il morale. Grazie anche al mio team perchè mi ha dato fiducia anche quando le cose non andavano. Mi hanno portato alla Roubaix anche se io dicevo che non ero pronta. Ora devo dire che avevano ragione” ha ammesso Longo Borghini.