L’aria italiana sembra essere rigenerante per i due capitani storici della Groupama-FDJ. Entrambi si sono finalmente sbloccati nel bel paese a seguito di periodi travagliati e avari di vittorie.
Arnaud Demare a questo Giro stampa il cartellino sull’arrivo di Messina e Scalea, aggiornando a sette il numero di sprint messi a segno alla corsa rosa (raggiunge Andre Greipel come numero di vittorie al Giro – davanti a lui solo Cavendish e McEwen come stranieri ad aver ottenuto il maggior numero di vittorie nel 21° secolo). Nel 2020 fece un filotto di ben cinque successi e conquistò per la prima volta la maglia ciclamino. Il francese nativo di Beauvais era a digiuno dalla Parigi – Tours 2021, sette mesi di piazzamenti e finalmente la tanto attesa liberazione in questo mese di Maggio. Sembra avere un feeling particolare con la nostra nazione, oltre alle vittorie del Giro, il transalpino ha conquistato la Milano-Sanremo nel 2016 e la Milano-Torino nel 2020. Negli ultimi cinque anni ha scelto di avere anche un ultimo uomo italiano per le volate – il nostro Jacopo Guarnieri che lo ha accompagnato durante le vittorie più belle.
Medesimo discorso per Thibaut Pinot, che ha dovuto affrontare un paio di annate particolarmente difficili, sia fisicamente che mentalmente. Diversi ritiri durante gli ultimi grandi giri a cui ha preso parte e un problema alla schiena che lo ha condizionato a lungo. Si è presentato quest’anno al Tour of the Alps (ex Giro del Trentino) senza grandi pretese, durante la quinta tappa con una azione da lontano è riuscito ad imporsi e a gioire (la sua ultima vittoria risaliva addirittura alla tappa del Tour de France del 2019 con arrivo in cima al Tourmalet). Nel suo palmarès “italiano”, contiamo anche la classica delle foglie morte – Il Giro di Lombardia nel 2018 – e una tappa al Giro d’Italia nel 2017 (concluso al terzo posto finale). Sul braccio destro ha un tatuaggio in lingua italiana “solo la vittoria è bella”.