Il Consiglio Federale itinerante è sbarcato a Palmi questa settimana. Dalla riunione sulla punta dello stivale è uscito un colpo a sorpresa per il massimo organo dirigenziale della FCI: con un colpo di spugna è stato cancellato solo il vincolo regionale e solo per la categoria juniores.
Una notizia che è destinata ad incidere sull’attività della categoria juniores, per cui, con ogni probabilità si va verso l’abbandono delle affiliazioni plurime (spesso utilizzate per tesserare atleti di diverse regioni) ma che lascia aperte sul tavolo questioni ben più scottanti che riguardano gli spostamenti di tanti giovani atleti da una società ad un’altra.
A riguardo c’è già chi, in maniera sibillina non ha mancato di sottolineare che ora, con questo cambiamento, le società lombarde che operano nella categoria juniores potranno fare mercato in tutta Italia andando a catalizzare tra le proprie fila i migliori talenti provenienti da tutte le regioni italiane. Una decisione, insomma, che favorisce i team che hanno risorse ed energie per costruire una rosa sempre più folta e competitiva mentre rischia di spopolare definitivamente quelle regioni nelle quali l’attività già per mille motivi era meno intensa.
Alla luce di questa “grande” innovazione, il numero uno della FCI ha esultato come di fronte ad un grande cambiamento anche se, di fatto, rimangono lacci e laccetti per chi intende cambiare team: “Il nostro impegno” ha detto durante la discussione il presidente Dagnoni “è tutelare società, atleti e l’attività. Il vincolo regionale, che viene ad oggi affidato alla discrezione del presidente del CR, a mio avviso interviene sulla libera volontà delle società e degli stessi atleti e ha creato nel corso degli anni paradossi come quello che alcune società tesserano atleti stranieri perché non possono tesserare atleti extraregionali.”
Ancora nulla, infine, si conosce sulle norme per il 2023 che andrannoa regolare trasferimenti, composizione dei team l’intera attività dilettantistica e di base.