Prosegue in terra olandese l’attività su pista di Matteo Donegà: l’atleta ferrarese in forza al Cycling Team Friuli, dopo aver concluso nello scorso fine settimana l’impegno nella UCI Track Champions League con le ultime due prove disputate all’interno del Velodromo Olimpico di Londra, ieri sera è tornato a girare sul parquet internazionale della 6 Giorni di Rotterdam.
La Wooning Zesdaagse è appuntamento di grande richiamo, che ha già fatto registrare il tutto esaurito sugli spalti e che vede al via solo due italiani: Matteo Donegà e il Campione Olimpico, Elia Viviani. Donegà correrà al cospetto dei più grandi interpreti della pista mondiale in coppia con il ceco Denis Rugovac.
Come di consueto il palcoscenico dell’evento, dopo due anni di assenza per la pandemia, sarà il Rotterdam Ahoy polo polifunzionale con centro congressi e arena da 16.000 posti complessivi, situato nel centro città e sede di eventi mondiali non solo sportivi tra cui l’ MTV Europe Music Awards nel 1997 e 2016 e l’ Eurovision Song Contest 2007 e 2021.
Ieri sera, dopo la presentazione delle coppie, Donegà e Rugovac hanno inanellato i primi giri di pista riuscendo a stabilirsi in ottava posizione nella classifica generale guidata dagli olandesi Nicki Terpstra e Yoeri Havik.
“La 6 giorni di Rotterdam è una delle più ambite ed esclusive 6 giorni al mondo, e solo riuscire ad essere selezionati per far parte delle 13 coppie che compongono il gruppo è un motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Matteo ha centrato anche questo obbiettivo, in forza dei suoi risultati e delle numerose gare effettuate in tutto il mondo supportato dal CTF, conquistando una credibilità che ci è riconosciuta da tutto l’ambiente della pista. Gareggiare in velodromi di questa capienza, con il tutto esaurito, e con il seguito di stampa, media e TV che hanno eventi di questa portata è un risultato di assoluto prestigio, una visibilità mediatica che ci fa chiudere un anno straordinario nel migliore dei modi. Siamo certi che Matteo saprà dare spettacolo e regalare entusiasmo con il suo modo battagliero di interpretare le gare” ha commentato il DS Renzo Boscolo.