“Avremmo voluto darne notizia contestualmente con la nomina del nuovo presidente, ma le solite imprecise notizie ci costringono a chiarire” ha scritto il Presidente Cordiano Dagnoni nel comunicato ufficiale di ieri con cui è stato costretto ad ufficializzare le dimissioni di Luciano Fusar Poli e Marco Zen. A dire il vero, sulle pagine di ciclismoweb.net di impreciso c’era ben poco, visto che tutte le indiscrezioni sono state confermate, così come il fatto che, ancora una volta, la FCI-Azienda si è trovata priva di una copertura in un ruolo fondamentale senza aver programmato e pensato ad una transizione veloce e indolore.
Così anche la Presidenza della Struttura Tecnica è diventata un caso nazionale, con tanto di promesse, avance e colpi di scena. Archiviato il possibile rientro di Rocco Marchegiano, nel fine settimana era stato lo stesso presidente Dagnoni a chiedere la disponibilità all’ex professionista Christian Murro. Disponibilità che, dopo un breve periodo di riflessione, era stata data dal tecnico friulano ma che, a quanto pare, sarebbe stata snobbata dalla FCI.
Stando alle indiscrezioni raccolte da Ciclismoweb.net, infatti, l’incontenibile manager dell’azienda FCI avrebbe cambiato nuovamente idea compiendo l’ennesima piroetta: secondo quanto riferito dall’entourage dei vertici federali, in queste ore, sembrerebbe fatta per Fabrizio Bontempi, bresciano, classe 1966, ex professionista, vincitore di un Gp Industria e Commercio di Prato, e direttore sportivo della Lampre dal 2003 al 2013 oggi pensionato impegnato con il Progetto Ciclismo Rodengo Saiano.
L’ennesimo dirigente lombardo per una FCI sempre più lombardo-centrica, salvo che il buon Cordiano Dagnoni non decida di regalarci altri colpi di scena…