La stagione 2022 degli juniores su strada è stata un disastro. Non ha problemi ad ammetterlo Edoardo Salvoldi che, dopo il primo anno da CT della categoria ha deciso di cambiare passo. L’incontro con i DS delle società è la prima occasione di confronto con chi lavora a stretto contatto con i ragazzi del ciclismo italiano. Ieri sera, a Padova, è toccato alle società del Veneto e il messaggio che il CT azzurro ha lanciato ha ribaltato completamente tutte le “credenze popolari” che riguadano ormai da anni la categoria juniores: “Nel 2022 ho vissuto delle situazioni paradossali con i nostri ragazzi che si staccavano in salita da un gruppo di una cinquantina di atleti. Per non parlare delle cronometro nelle quali il distacco con le altre nazioni è abissale. Se non vinciamo un mondiale su strada da 15 anni e se negli ultimi 30 anni ne abbiamo vinti appena sei un motivo ci deve essere”.
Di fronte ad una debacle così evidente Edoardo Salvoldi non è rimasto con le mani in mano e ha chiesto aiuto ai colleghi che si occupano delle altre nazionali europee. Ai CT stranieri Salvoldi ha posto sei domande da cui sono emersi i seguenti dati:
1^ Domanda:
Quanti chilometri fanno in un anno in media gli atleti juniores della vostra nazione?
ITALIA: 18.350
UE: 23.000
delta ITALIA-UE: -20%
2^ Domanda:
Quante ore si allenano a settimana gli atleti (compresa la gara)?
ITALIA: 14,75h
UE: 18,5
delta ITALIA-UE: -20,3%
3^ Domanda:
Quante gare fanno in un anno gli atleti?
ITALIA: 38
UE: 38
delta ITALIA-UE: =
4^ Domanda:
Quante volte affrontano in allenamento una salita da 25′ gli atleti juniores in una stagione?
ITALIA: 20
UE: 31
delta ITALIA-UE: -35%
5^ Domanda:
Quante volte affrontano allenamenti di oltre 5 ore gli atleti in una stagione?
ITALIA: 3,5
UE: 16
delta ITALIA-UE: -78%
6^ Domanda:
Quanti giorni di recupero fanno alla settimana gli atleti?
ITALIA: 1
UE: 1
delta ITALIA-UE: =
Una analisi impietosa quella che, a differenza di quanto si sente ripetere da anni per gli juniores italiani, vede i ragazzi del nostro Paese allenarsi molto meno dei parietà europei. “Con questa situazione l’Italia degli juniores non potrà mai essere competitiva al confronto di altre nazioni che fanno molta più quantità e qualità di allenamento” ha spiegato Salvoldi che in questo modo ha spiazzato i DS presenti alla riunione.
L’obiettivo annunciato per Salvoldi è dunque quello di avvicinarsi alle performance dei competitor europei rivedendo convinzioni e abitudini tutte italiane; un modo di vedere la categoria che fa a pugni con quanto viene “predicato” da anni anche nei corsi di aggiornamento degli stessi DS.
Anche per questo motivo il CT Salvoldi ha stilato un programma piuttosto intenso per la nazionale juniores della strada che ieri sera è stato illustrato nel dettaglio anche ai DS Veneti: “La prima novità per il 2023 è l’inserimento di un “mini raduno” di 3 o più giorni ogni mese per gli stradisti, sulla falsa riga di quanto già avviene per la pista. L’obiettivo è quello di consolidare e cementare lo “zoccolo duro” di atleti che potranno poi rappresentare a rotazione l’Italia nelle gare di Coppa delle Nazioni su strada nel 2023 e per invertire il trend a livello internazionale” ha spiegato Salvoldi.
Articolo realizzato da Andrea Fin in collaborazione con Ruggero Rovelli