Cresce la febbre per la 99^ Coppa San Geo-53° trofeo Caduti Soprazocco-Memorial Attilio Necchini-Giancarlo Otelli in programma sabato 25 febbraio con partenza da Ponte San Marco (Hotel Ristorante Sullivan) e arrivo a San Felice del Benaco (Bs) dopo 159,8 chilometri.
Le squadre iscritte sono 34, ma con tutta probabilità saliranno a 35 perché è ancora in stand by la nazionale dell’Ucraina, la quale ha fatto pervenire l’adesione, ma sulla sua partecipazione si attende la deroga della federciclismo. Ci sono molte probabilità che alla fine il team dell’est possa essere tra i protagonisti dell’atteso evento organizzato dal Gs Coppa San Geo, perché la deroga disposta nella stagione scorsa per le nazionali ucraine dilettanti e juniores dovrebbe essere rinnovata, in quanto la guerra tra Ucraina e Russia è tuttora in corso. Per quel che concerne lo schieramento sono annunciati alla partenza 200 corridori: il massimo consentito.
Marco Baccolo, assessore allo sport di San Felice del Benaco è tra le persone più impegnate in questi ultimi giorni per proporre la località gardesana alla grande. “Intendiamo entrare nelle case di tutti gli appassionati attraverso le dirette streaming – sostiene l’amministratore benacense – per proporre le fasi salienti della corsa e le nostre straordinarie bellezze paesaggistiche. Nel nostro comune abitano poco meno di 3.500 persone, tra le quali il campione Sonny Colbrelli. Sabato contiamo di arrivare a 15.000-20.000 che andranno ad aggiungersi alle 700.000 che ogni anno ci gratificano con la loro presenza. La Coppa San Geo è un evento fantastico e siamo già pronti ad ospitare anche quella del Centenario tra un anno: non appena calerà il sipario su questa edizione inizieremo a pianificare quella del primo secolo di vita”.
Il professionista bresciano Filippo Tagliani primeggiò nel 2018 a Prevalle davanti a Giovanni Lonardi, Matteo Furlan e Samuele Zambelli ed ha un ricordo fantastico di quel successo. “Una vittoria che mi ha cambiato la vita – dice -. È stata sicuramente l’affermazione più importante della mia carriera e sono grato a chi mi ha permesso di correrla e vincerla proprio davanti a nonno Emilio e tutti gli altri famigliari. La San Geo rappresenta per i dilettanti l’appuntamento più prestigioso della prima fase della stagione e vincerla significa davvero di poter guardare avanti con grande fiducia”.