Il mondo delle Gran Fondo è in crisi. Il dato, ufficiale, parla di decine di annullamenti nel 2023 per manifestazioni di medie e grandi dimensioni che, fino a pochi anni fa, sembravano poter avere un lungo futuro e, invece, sono entrate in difficoltà.
Inutile nascondersi dietro ai numeri di alcuni (ormai pochi) grandi eventi ancora in grado di muovere le grandi masse: il mondo amatoriale ha cambiato rotta e a tanti organizzatori non è rimasto far altro che prenderne atto.
Tra i primi a fiutare il cambiamento della direzione del vento ci sono gli organizzatori della Gran Fondo Pinarello e quelli della Gran Fondo Città di Padova ma anche la Ride Riccione in queste ore ha dato appuntamento al 2024.
“Dopo la pandemia il mondo del ciclismo amatoriale è cambiato. Nel periodo immediatamente successivo al lockdown tante persone hanno scoperto la bicicletta ma anche un nuovo modo di andare in bicicletta” spiega Martino Scarso, vice-presidente e factotum, insieme ad Alberto Ongarato, della Sc Padovani che ha ideato e curato in questi anni la Gran Fondo Città di Padova. “Non è un caso che si sia diffusa la bici gravel che consente di pedalare fuori dal traffico, su percorsi tracciati all’interno di contesti naturalistici unici e affascinanti. Questo ha portato tante persone che partecipavano alle Gran Fondo per scoprire posti nuovi ad abbandonare queste manifestazioni”.
Un cambiamento subito notato dagli addetti ai lavori del settore che già dal 2022 hanno iniziato a tremare: “Lo scorso anno siamo riusciti comunque a realizzare una edizione riuscitissima della Gran Fondo di Padova ma l’entusiasmo non era più quello del recente passato” continua Scarso che analizza: “In più, non va dimenticato, che i costi di organizzazione sono lievitati e per la sicurezza di chi va in bici è necessario movimentare un gran numero di personale. In questo contesto le grandi manifestazioni come la Maratona delle Dolomiti o la Nove Colli hanno ancora un seguito importante ma per Gran Fondo di media caratura è necessario un profondo ripensamento”.
“Nonostante l’impegno profuso, la nostra dedizione e l’entusiasmo che i cicloamatori ci hanno dimostrato, ad oggi sono venute a mancare le condizioni necessarie per la realizzazione dell’evento, così come lo abbiamo ideato fin dalla sua prima edizione e per come lo abbiamo immaginato crescere nel tempo” scrivono gli organizzatori della RideRiccione una delle poche Gran Fondo con la certificazione “3R” della FCI.
Il mondo amatoriale, dunque, è ad una svolta: il futuro è ancora tutto da scrivere, con nuove proposte che si accatastano al momento in maniera piuttosto confusa e disorientante. Dalle pedalate Gravel ai ritrovi non competitivi che, però, difficilmente raggiungono i numeri a cui si era abituati, nonostante oggi la bicicletta sia molto più “di moda” rispetto ad un decennio fa. Una sola cosa sembra certa, il passato glorioso e ricco delle GranFondo è destinato ad appartenere ai ricordi.
In tutto questo, c’è anche qualcuno che guarda al mondo giovanile. E’ questo quanto accade a Padova, dove la Sc Padovani, al posto della GranFondo, si impegnerà nell’allestimento di una gara a tappe per juniores: “In questi anni abbiamo rilanciato l’attività nelle categorie giovanili e anche in questo 2023 ci presentiamo al via della nuova stagione con una trentina di atleti suddivisi nelle categorie esordienti, allievi e juniores. Per questo è stato naturale concentrare le energie e le risorse che impegnavamo nell’organizzazione della Gran Fondo in una nuova manifestazione dedicata agli juniores. Da qui è nato il progetto del Giro del Veneto Juniores che dovrebbe vedere la luce proprio nel corso del 2023”.