Iscritti: 200 Partiti: 193 Arrivati: 38
Tempo 3h36’46” 154 Km 42,626 Km/h
Ordine d’arrivo:
1° Anders Foldager (Biesse Carrera)
2° Alberto Bruttomesso (CTF Victorious)
3° Kevin Bonaldo (Work Service Vitalcare Videa)
4° Tommaso Nencini (Hopplà Petroli Firenze)
5° Manlio Moro (Zalf Euromobil Désirée Fior)
6° Lorenzo Cataldo (Gragnano)
7° Davide De Pretto (Zalf Euromobil Désirée Fior)
8° Raffaele Mosca (Q36.5)
9° Luca Cretti (Colpack Ballan)
10° Matteo Zurlo (Trevigiani Energiapura Marchiol)
Il 29° Memorial Giuseppe Polese parla danese. Ad aggiudicarselo, al termine di una prova rocambolesca, incerta e spettacolare, infatti, è stato il portacolori della Biesse Carrera, Anders Foldager che ha preceduto nettamente sulla linea del traguardo i vicentini Alberto Bruttomesso (CTF) e Kevin Bonaldo (Work Service).
Sono stati ben 193 gli atleti radunati al via della gara d’apertura del calendario veneto dai fratelli Renzo e Diego Polese e dalla NT Cycling della famiglia Lorenzetto in una giornata baciata da un sole primaverile; un gruppo che nei primissimi chilometri ha dato il via libera all’azione tentata da Tonioli (Cablotech), Marin (Team Trentino) e dal britannico Roberts (Zappi). Questi tre attaccanti hanno raggiunto un vantaggio massimo di sei minuti prima di andare ad affrontare la parte centrale di gara nella quale erano state inserite le principali novità del 2023: la salita di Susegana e, soprattutto, lo sterrato di Collalto, infatti, hanno fatto letteralmente esplodere la corsa. Se, nelle prime due, delle tre tornate in programma su questo anello, a guidare la corsa è rimasto in solitaria Nicholas Tonioli, alle spalle del battistrada sono state le casacche del Team Friuli ad alzare il ritmo in salita. Il forcing sullo sterrato imoposto dall’ex tricolore del ciclocross, Davide De Pretto (Zalf), poi, ha portato i migliori di giornata a riassorbire il fuggitivo e ha spezzato il gruppo in più tronconi. Al rientro della carovana verso il circuito finale di Santa Maria del Piave, sono rimasti così al comando della corsa 42 atleti. La bagarre conclusiva ha visto questo sparuto gruppetto di atleti spezzarsi nuovamente per dare il via libera ad un drappello di 26 unità che ha inanellato compatto le ultime tornate andate in scena sotto lo sguardo attento di un pubblico folto ed appassionato. Annullati anche gli ultimi tentativi di allungo è diventato inevitabile l’epilogo allo sprint ma, laddove tutti si attendevano il bis di Bruttomesso, è uscito, a sorpresa, con uno spunto bruciante il Danese Foldager.