“I corridori non fanno la Roubaix perché hanno paura. Perché alla sera, quando tornano in albergo, non vogliono avere la schiena a pezzi e le mani che tremano ancora come quelle dei vecchi”. Eddy Merckx
Esiste una sottile e velata relazione tra i ciclisti e le gare; un rapporto che, mutuando dal gergo matematico/statistico, azzardiamo a definire una vera e propria corrispondenza biunivoca. Ad ogni ciclista corrisponde una gara e viceversa. Un’affermazione che trova riscontro osservando, da un lato, i palmarès dei ciclisti e, dall’altro, gli albi d’oro delle competizioni ciclistiche; la forza dell’enunciato della relazione gara/ciclista sembra finanche amplificarsi se proviamo ad applicare il teorema al mondo dei PRO ed alle gare professionistiche: le cosiddette gare Monumento.
LA CORRISPONDENZA BIUNIVOCA – Proviamo, allora, a spiegare e magari – con un pindarico ragionamento – a dimostrare che quanto fin qui affermato non è frutto di un astruso ed un po’ folle ragionamento ma che, anzi, può trovare un’adeguata corrispondenza con la realtà, applicando tale teorema alla più matta gara Monumento del panorama ciclistico internazionale: la Paris Roubaix!
Una gara che traghetta i ciclisti dall’Inferno al Paradiso. Vincendola, i ciclisti, attraversando i settori di pavé e fango, vengono di fatto trasportati nel gotha del Ciclismo; e, di converso, la gara stessa beneficerà della partecipazione degli stessi ciclisti acquisendo maggior rilievo e visibilità fintanto che la startin’list sia arricchita dalla presenza grandi Campioni. Alla fine della fiera, il teorema che andremo a dimostrare è tutto qui.
Per procedere all’analisi e giungere ad un agognato “come volevasi dimostrare” avremo bisogno di tre elementi fondamentali: Starting List (elenco partenti), World Ranking (classifica mondiale) e un po’ di pazienza. Come metodologia impiegheremo un algoritmo per la determinazione di uno SCORE per gli elenchi dei partecipanti alla Paris Roubaix e l’applicazione della tecnica statistica della normalizzazione delle variabili. L’algoritmo (Indicatore SLQ ) da noi approntato genera un valore numerico che opportunamente normalizzato esprime la qualità della lista di partenti. Considera, per ciascun ciclista schierato sulla linea di partenza della Paris Roubaix, la relativa posizione nella classica ufficiale internazionale dell’UCI efficacemente disciplinata per un fattore di correzione: assegnando di fatto un valore numerico scalato per i diversi cluster del Ranking. Il calcolo della qualità della lista di partenza, in questo modo, assicura che l’indicatore SLQ possa essere confrontato nel tempo ed infatti lo abbiamo calcolato per tutte le 120 edizione della Roubaix.
I RISULTATI: TRA ALTI E BASSI – Il risultato dell’analisi condotta per tutte le edizioni della gara infernale del Nord consente di tratte alcune considerazioni che mette in luce un’alterna fortuna della gara lungo l’asse temporale, che la partecipazione alla gara è stata più volte condizionata da eventi terzi come, ad esempio, le due guerre mondiali e, infine, che la dinamica di quella relazione biunivoca di cui in premessa è diversamente declinabile per i periodi storici che caratterizzano il ciclismo ovvero quello Storico, l’Eroico, il Contemporaneo ed il Moderno.
Sebbene la Paris Roubaix sia conosciuta come gara Monumento, la cui rilevanza è ampiamente riconosciuta dagli appassionati, non sempre, lungo i 120 anni di storia, la partecipazione dei ciclisti e dei Campioni è sempre stata degna di una competizione così importante: nel tempo, infatti, il numero degli iscritti all’”Inferno del Nord” ha fatto registrare quantitativi di atleti talvolta pari alla metà degli attuali 172. Soprattutto negli anni a cavallo dei tre decenni del secolo scorso, i partecipanti alla Roubaix non erano poi così numerosi; i dati ci consentono di affermare che in quegli anni la gara stessa ha subito una flessione anche in termini di reputazione e fama. Discorso ben diverso invece andrebbe fatto per le primissime edizioni e quelle a cavallo dei conflitti mondiali. In questi casi, la motivazione del calo del numero degli iscritti rilevabile dai dati frutto dell’analisi condotta può essere collegata ad eventi terzi (fame, povertà ecc.) più che a problematiche connesse alla reputazione ed alla fama della gara. Sintetizzando, la storia della Roubaix è, quindi, fortemente connessa a partecipazione dei ciclisti e capacità della Gara di attrarre PRO, affermazione questa che riteniamo possa dimostrare pienamente il teorema prima enunciato.
PARTECIPAZIONE GLOBALE – A chiudere l’analisi della Roubaix, sia consentito, dilungarci su un ultimo tema che lo studio ha potuto mettere in evidenza, quello connesso al cosiddetto Ciclismo Globalizzato. Il fenomeno della globalizzazione, inteso come allargamento della partecipazione degli atleti a paesi e continenti in precedenza non contemplati e che poco vivevano gli eventi professionistici, è altresì rilevabile dall’algoritmo presentato declinando nella formulazione dell’indicatore anche la variabile della provenienza degli atleti.
Scorrendo le tabelle frutto della metodologia impiegata, appare evidente che la partecipazione alla Paris Roubaix sia così fortemente condizionata da tale fenomeno a partire dalla seconda metà degli anni ’80. Dal 1986, infatti, alla predominanza di atleti europei si somma la partecipazione di ciclisti provenienti, in primis, dalle Americhe (Settentrionale e Meridionale) cui, lentamente, si aggiungono i ciclisti provenienti dalla “terra di sotto” (Down Under) ovvero dal continente australiano e poi, all’alba del nuovo millennio, anche dall’Asia. Il continente africano, in ultimo, è quello che annovera ciclisti schierati sulla linea di partenza della Roubaix solo 2005.
Ciclismo e Statistica, un binomio nuovo, che di certo non cambierà i risultati sportivi delle gare, ma siamo convinti possa contribuire ad arricchire e a fornire informazioni gli appassionati. Una chiosa sia, in ultimo, consentita: la gran quantità di dati cui ci stiamo abituando, da soli non bastano; solo attraverso l’applicazione delle metodologie e del metodo scientifico al fine di trovare correlazioni causa-effetto tra le variabili, si può giungere a risultati ed informazioni corretti che, ci auguriamo, possano soddisfare la curiosità ed il bisogno di conoscere il nostro amato Ciclismo.