E’ stato un sabato di grande apprensione quello vissuto ieri da tutta la grande famiglia griffata Work Service. Con il cuore ancora segnato dalla tragica scomparsa di Davide Rebellin e dopo l’incidente in allenamento occorso a Matteo Fantuz a San Fior, infatti, ieri lo juniores Leonardo Meccia è stato investito da un camion mentre si trovava in allenamento.
L’incidente è avvenuto a Gatteo (Fc) nei pressi della celeberrima rotonda intitolata a Secondo Casadei, a pochi chilometri da casa per il ragazzo in forza alla Work Service: mentre Leonardo stava percorrendo gli ultimi chilometri di una tranquilla uscita di allenamento e si stava preparando per la partecipazione all’odierno Memorial Davide Rebellin in programma a Illasi (Vr), è stato affiancato da un mezzo pesante che lo ha stretto verso il ciglio della strada sino a spingerlo a terra con grande violenza. L’autista del mezzo pesante non si è fermato e ha proseguito la propria marcia come se nulla fosse accaduto, lasciando il ragazzo dolorante a terra.
Soccorso da altre persone che hanno assistito all’accaduto, Leonardo Meccia è stato trasportato al Pronto Soccorso di Cesena dove, a seguito degli esami radiografici, gli è stata riscontrata una frattura composta della clavicola sinistra.
Un incidente che avrebbe potuto avere ben altre conseguenze ma che obbligherà comunque Leonardo Meccia ad un periodo di riposo forzato che lo terrà lontano dalle gare dopo le ottime prestazioni offerte nelle ultime settimane nel corso delle quali aveva ottenuto anche un nono posto nella vigilia di Pasqua, sul traguardo di Ponte a Egola (Fi).
Dura la reazione della dirigenza della Work Service che ha affidato al Presidente Massimo Levorato l’onere di farsi portavoce della protesta di atleti e dirigenti di fronte al continuo verificarsi di gravi incidenti ai danni di chi pedala in sella alla propria bici: “E’ una situazione inaccettabile. La nostra società è stata toccata direttamente dalla tragedia di Davide Rebellin in occasione della quale è stata fatta una forte sensibilizzazione al problema anche da parte dei media ma, purtroppo, dobbiamo ammettere che anche quella morte non è servita a migliorare la situazione delle nostre strade. Oggi i nostri ragazzi, a causa soprattutto della disattenzione di chi guida, rischiano la vita ogni volta che escono in allenamento: la loro palestra naturale è la strada, come società facciamo tutto quanto è nelle nostre possibilità per tutelarli, ma credo sia arrivato il momento di chiedere degli interventi concreti in favore della sicurezza di chi pedala. Non possiamo più accettare che i nostri atleti siano vittime di incidenti come quelli che sono capitati nell’ultimo periodo a Matteo Fantuz e Leonardo Meccia. Ancor più grave è il fatto che il camionista in questione non si sia nemmeno fermato per sincerarsi delle condizioni di Leonardo. Stiamo valutando ogni possibile azione per far sentire la voce dei nostri ragazzi e del popolo di persone che ogni giorno utilizzano la bicicletta e che ingiustamente vedono messa a repentaglio la propria sicurezza”.