Un vecchio adagio recita che “le vittorie più che contate vanno soprattutto pesate”. Una frase che si rifà alla saggezza popolare e alla passione dei tifosi e che, sino ad oggi, ha sempre consentito a “chi vinceva meno” in termini numerici di prendersi una sorta di rivincita sui collezionisti di successi.
Oggi, ad aiutarci a valutare l’effettivo valore di un successo su strada, c’è la statistica con il mondo accademico e scientifico che si sta spendendo e non da poco tempo all’individuazione di algoritmi e soluzioni tecnico/statistiche al fine di fornire innovativi modelli predittivi. Accanto al mondo delle scomesse, la statistica è una disciplina che – come abbiamo più volte dimostrato anche negli articoli precedentemente pubblicati – ben si presta anche all’elaborazione di veri e propri coefficienti, di score e di indicatori. Tali strumenti elaborati con rigore e la più opportuna metodologia consentono, a nostro parere, di contribuire ad allargare il bagaglio di conoscenze del “fenomeno ciclismo”.
Nel solco di quanto fin qui affermato, nella consapevole convinzione dell’esistenza di una corrispondenza biunivoca tra atleti e gare, abbiamo elaborato un coefficiente di ATTRATTIVITA’ in grado di descrivere quantitativamente questa relazione. Sulla base del “giudizio esperto”, infatti, ci si può agevolmente render conto che talune gare traggano, attraverso la partecipazione dei grandi Campioni, un vero e proprio vantaggio competitivo rispetto le altre competizioni; viceversa, i ciclisti sembrano siano spinti a scegliere a quale gara prender parte, anche, in base alla reputazione ed al valore delle competizioni. Tale relazione, assume una dimensione che possiamo affermare essere direttamente proporzionale al livello dei ciclisti nel ranking internazionale ed alla tipologia o classificazione UCI per le gare ciclistiche.
Tale coefficiente di ATTRATTIVITA’, è espressione di uno SCORE denominato SQS che esprime la qualità della lista partenti di una competizione ed il suo valore massimo esprimibile in funzione del numero di ciclisti presenti sulla linea di partenza, opportunamente mitigato attraverso il rapporto con un fattore di correzione, elemento quest’ultimo, resosi necessario per livellare le differenze esistenti tra le gare ciclistiche inserite nel calendario UCI. Nella successiva tabella abbiamo riportato il valore quantitativo del coefficiente computato per le prime 10 gare del panorama WorldTour: ovvero i piccoli Tour, le blasonate Gare Monumento e le ultime – in ordine temporale – gare del’Amstel Gold Race e della Flèche Wallonne.
Dalla tabella è agevole notare un’ampia volatilità di tale coefficiente, si passa infatti dai quasi 48 punti della Milano Sanremo ai 13 del Tour Down Under benché – in valore assoluto – il valore quantitativo del numero di partecipanti nelle competizioni assuma valori totalmente diversi: è la corsa del Sole (la Parigi Nizza NdR) quella che annovera per l’anno in corso il maggior numero di professionisti annoverati nelle posizioni più alte del ranking internazionale UCI. Fatto, questo, dovuto non solo alla metodologia di calcolo del coefficiente ma, principalmente, ad altri fattori, quali a titolo di esempio la composizione dei Team in termini di “qualità” espressa dalla sommatoria dei singoli valori dei ciclisti.
La volatilità del Coefficiente di ATTRATTIVITA’ è accompagnato da una differente distribuzione di tale valore rispetto al tempo. Volendolo analizzare rispetto alla data in cui sono state celebrate e ponendo, quindi, le date sull’asse ortogonale orizzontale (grafico su sfondo scuro ndR) si nota come spostandosi da sinistra verso destra e cioè allontanandosi dal primo giorno di gara del calendario UCI, il valore del coefficiente tende gradatamente ad aumentare, questo per effetto anche dell’avvicinarsi della cosiddetta Campagna del Nord, che annovera numerose gare la cui reputazione è certamente elevata; ci riferiamo non a caso delle blasonate Ronde Van Vlandreen e Parix Roubaix.
A dirla tutta, però, l’odiata/amata corsa delle Pietre è quella che presenta un coefficiente di ATTARATIVITA’ più basso (35,52) come a significare un confermato sentiment di odio dei PRO per questa gara, o, forse, una più credibile paura di incappare in cadute ed infortuni.
Infine, per concludere la disanima del “nuovo” coefficiente e, quindi, dell’analisi della partecipazione alle gare dei PRO; nel grafico ad istogramma successivo, abbiamo rappresentato, per ciascuna delle gare oggetto di approfondimento, il numero di Top Riders rientranti nel Ranking rispettivamente nelle prime 25 e 10 posizioni.
Muovendosi da sinistra verso destra, la numerosità della partecipazione dei PRO alle gare ha sempre “pendenza” positiva come a significare che un numero sempre maggiore di Top Riders sceglie di prendere parte alle competizioni a partire dalla Milano Sanremo per poi nuovamente ritirarsi magari per allenamenti specifici in attesa del periodo pre-primaverile ed in vista della “Campagna del Nord”.
Il discorso, può ulteriormente essere approfondito, e vi promettiamo ci torneremo ancora ed ancora, ma, nel frattempo, è già tempo di un’alta gara Monumento, la più ”vecchia” di tutte: la Liegi Bastogne Liegi, ed allora, come si dice? KEEP in TOUCH!!!