Il 2024 è iniziato. Tra messaggi di auguri, fette di panettone, baci e abbracci, abbiamo superato anche il Capodanno e siamo pronti a tuffarci in un nuovo anno ricco, come sempre, di speranze, progetti e cose da realizzare.
ADDIO INIBIZIONE – Scade oggi l’inibizione del nostro direttore, Andrea Fin. Una decisione senza precedenti, senza fondamenta e chiaramente ingiusta, quella assunta dal Tribunale Federale nei confronti di un giornalista unicamente per quanto riportato nei propri articoli. “Non c’è nulla da festeggiare oggi: fino a quando vivremo in un Paese nel quale la Giustizia, e quella sportiva in particolar modo, continua ad essere usata per colpire chi la pensa diversamente dal Capo, significa che non avremo ancora fatto abbastanza per cambiare le cose in meglio” ha scritto il nostro direttore a chi gioiva per il termine dei tre mesi di squalifica precisando che non rinnoverà il tesseramento alla FCI per il 2024.
GLI AUGURI SEXY DEL CT – Il primo panettone del 2024 ha portato con sè anche gli auguri dei dirigenti del ciclismo che a tutti i livelli si sono prodigati nel postare foto e video per augurare quanto di meglio a chi pedala, ha pedalato o pedalerà. Dai successi azzurri richiamati dal profilo ufficiale della FCI alla pedalata con gli amici pre-cenone di Cordiano Dagnoni passando per i cotechini del Consigliere Fabrizio Cazzola ce n’è davvero per tutti i gusti.
Il tipico dolce delle feste, però, deve essere andato di traverso all’affollato e costoso ufficio comunicazione federale quando si è imbattuto nella storia postata a Capodanno dal CT Daniele Pontoni: il tecnico friulano abituato al fango del ciclocross, questa volta, sembra essere finito fuoristrada. Il video di una procace donzella impegnata ad augurare un buon 2024 ai follower del Commissario Tecnico, con tanto di topless improvviso, infatti, ha attirato subito l’attenzione, accendendo pure qualche polemica.
E’ bastata mezz’ora perchè dal profilo Instagram di Daniele Pontoni quella story sparisse, ma intanto, aveva già fatto il giro del mondo: comunicazione decisamente efficace!
MONTICHIARI SI O MONTICHIARI NO – Nel periodo natalizio non si sono fermati gli allenamenti dei pistard azzurri al Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari. In terra bresciana, oltre che alle Olimpiadi di Parigi, ci si prepara anche alle elezioni comunali e il primo cittadino ha già annunciato sui giornali locali di aver completato i lavori per la messa in sicurezza degli impianti e che, nel giro di poche settimane, l’impianto sarà nuovamente agibile.
I lavori all’interno, effettivamente, sono stati completati anche se del sottopasso carrabile, che faceva parte del nuovo piano di sicurezza, al Velodromo Fassa Bortolo non ve ne è ancora traccia. Vi è, invece, traccia del fatto che all’interno del velodromo bresciano continuino ad entrare non solo gli atleti convocati dai CT azzurri per la “preparazione olimpica” come prescritto dalla Prefettura di Brescia ma anche altri atleti, accompagnatori, dirigenti e aziende che con la rincorsa alle Olimpiadi non sembrano essere propriamente affini.
Anche in questo caso il tutto è, ovviamente, documentato sui social network: basta scorrere il profilo Instagram dell’azienda Pinarello per notare un post del 28 dicembre scorso in cui i tecnici della casa costruttrice trevigiana erano presenti per testare i propri prodotti all’interno del Velodromo di Montichiari. Il tutto, in attesa che venga costruito il Velodromo di Spresiano, è stato fatto in collaborazione con la FCI e, aggiungiamo noi, con il benestare del Sindaco Marco Togni, nominato responsabile della corretta applicazione del decreto prefettizio: è un vero peccato che questa collaborazione continui ad essere negata, invece, alle società di base del ciclismo bresciano e dintorni per cui l’impianto continua ad essere off-limits in quanto considerato “non agibile”.