Dopo 8 edizioni, Alberto Bettiol rompe il digiuno italiano alla Milano-Torino presented e lo fa al termine di una splendida azione in solitaria, partita sulle rampe dell’ascesa di Prascorsano quando mancavano 30 km al traguardo di Salassa. Il corridore toscano ha attaccato dopo che il forcing di un suo corregionale, Diego Ulissi, aveva ridotto il gruppo di testa a sole 15 unità. 45″ il massimo gap a favore di Bettiol con gli inseguitori che, sotto la spinta della Bora-Hansgrohe, si erano riportati sotto i 10″ quando mancavano meno di 5 km dall’arrivo. Il capitano della EF Education – EasyPost ha saputo stringere i denti, approfittando anche dello scarso accordo alle sue spalle, riuscendo a difendere il proprio vantaggio e trionfando con 7″ su Jan Christen e 9″ su Marc Hirschi, vincitore della volata per il terzo posto davanti ad un altro corridore della UAE Team Emirates, Diego Ulissi.
Il vincitore della 105^ Milano-Torino Alberto Bettiol ha dichiarato in conferenza stampa: “Questa vittoria dà fiducia a me e alla mia squadra. La Milano-Torino è una delle corse più belle al mondo e mi fa piacere vedere il mio nome all’interno di un albo d’oro così prestigioso. Il cambio di percorso mi ha avvantaggiato. Negli anni precedenti era o troppo duro, con l’arrivo a Superga, o troppo piatto e fatto su misura per i velocisti. Le due salite di oggi mi hanno ricordato Cipressa e Poggio, ma non mi considero uno dei favoriti per la Milano-Sanremo. Non mi aspettavo di arrivare da solo, pensavo che Marc Hirschi o Diego Ulissi mi avrebbero seguito. Ho interpretato il finale come una cronometro, pensando che se la mia mossa non avesse funzionato mi sarei messo al servizio del mio compagno di squadra Marijn Van den Berg. Nel peggiore dei casi, sarebbe stato un buon allenamento per sabato. C’era un po’ di vento contrario e gli ultimi 10 km sono stati molto duri. Sapevo che oggi non bisognava sprecare un’occasione del genere. Aver vinto qui è un buon segno per me e spero possa infondere fiducia in tutto il ciclismo italiano”.
Jan Christen, secondo classificato, ha detto: “Abbiamo fatto una buona gara ma Bettiol oggi era il più forte. Per me è la prima volta sul podio di una corsa tra i professionisti, un momento speciale. Nel finale la Bora-Hansgrohe stava tirando con decisione e io stavo aspettando il momento perfetto per attaccare. Forse ho temporeggiato troppo e, quando sono partito, Bettiol era troppo lontano. Ha meritato di vincere”.
Marc Hirschi, terzo classificato, ha dichiarato: “Non c’è stato molto tempo per recuperare dopo la Tirreno-Adriatico, ma oggi mi sentivo bene e sono partito per vincere, così come tutto il team. Chiudere secondi, terzi e quarti è un buon risultato, ma purtroppo non è quello che speravamo. Pensavamo che la Bora-Hansgrohe chiudesse il gap, ma non ce l’ha fatta, nonostante fossero presenti in forze. Jan [Christen] ha attaccato nel finale, ma era troppo tardi. Il mio prossimo obiettivo sarà aiutare Tadej [Pogacar] a vincere la Milano-Sanremo”.