Iscritti: 127 Partiti: 108 Arrivati: 75
Tempo: 2h30’14” 120 km Media: 47,925 km/h
Ordine d’arrivo:
1° Giovanni Zordan (Zalf Euromobil Désirée Fior)
2° Gianluca Cordioli (Uc Trevigiani)
3° Tom Martin (Project One Uk)
4° Thomas Mein (Project One Uk)
5° Hamish Armitt (Project One Uk) a 8″
6° Simone Buda (Solme Olmo) a 1’01”
7° Nicolas Gomez (Naz. Colombia)
8° Andrea Cocca (General Store)
9° Francesco Della Lunga (Hopplà Petroli Firenze)
10° Lorenzo Ursella (Zalf Euromobil Désirée Fior)
E’ stata una notte di stelle e di festa per la Zalf Euromobil Désirée Fior che a Parabiago (Mi), nel tradizionale Trofeo Antonietto Rancilio, è andata a prendersi la sesta affermazione stagionale grazie ad un brillantissimo Giovanni Zordan.
Prosegue, dunque, il magic-moment della formazione dei patron Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior che, dopo aver ben figurato al Giro del Veneto, ha dominato anche la prova milanese. A decidere la corsa è stata un’azione di cinque atleti che ha preso il largo nel corso degli ultimi 40 chilometri dove è stato bravo ad inserirsi Giovanni Zordan. Il 20enne di Lugo di Vicenza (Vi) ha sfruttato al meglio il traino dei compagni d’avventura per poi regolarli nettamente allo sprint al termine di una gara scivolata via a quasi 48 km/h di media. Per Giovanni Zordan si tratta del primo successo stagionale che arriva ad una settimana di distanza dal secondo posto di Badoere dove, nella terza tappa del Giro del Veneto, aveva propiziato la vittoria del compagno di colori e dopo una lunga serie di piazzamenti raccolti nella prima parte di stagione.
Una conferma importante per Zordan e per la Zalf Euromobil Désirée Fior che per il quarto anno consecutivo si è imposta nel tradizionale appuntamento di Parabiamo: Zordan, infatti, nell’albo d’oro del Trofeo Rancilio succede a Zurlo (2021), Zamperini (2022) e Griggion (2023).
“Dopo il Giro del Veneto qualcosa si è sbloccato e, finalmente, la squadra sta raccogliendo i frutti del tanto lavoro svolto nei mesi scorsi. Sono particolarmente felice per Giovanni Zordan perchè è un ragazzo costante, sempre presente negli appuntamenti che contano a cui, però, mancava ancora la vittoria. Al Giro del Veneto con il suo lavoro aveva permesso ad Ursella di rompere il ghiaccio ed è bello vederlo esultare a pochi giorni di distanza mettendo in mostra tutte le sue migliori qualità: prima ha azzeccato la fuga vincente, ha saputo gestire al meglio le energie e poi ha freddato tutti allo sprint” ha osservato il DS Gianni Faresin.