Ordine d’arrivo:
1° Erazem Valjavec (Autozai Contri)
2° Andrea Bessega (Borgo Molino Vigna Fiorita)
3° David Zanutta (Team Tiepolo)
4° Giacomo Rosato (Team Giorgi) a 54”
5° Tommaso Quaglia (Team Giorgi) a 1’20”
6° Mattia Fracasso (Faizanè CSZ Sandrigo Bike) a 1’22”
7° Nicolò D’Alessandro (SC Fagnano Nuova)
8° Santiago Herreno (Team Giorgi) a 1’24”
9° Leonardo Consolidani (Work Service Coratti) a 1’29”
10° Alessio Faccani (Team General System) a1’36”
Classifica generale:
1° Erazem Valjavec (Autozai-Contri)
2° Andrea Bessega (Borgo Molino-Vigna Fiorita) a 44”
3° Tommaso Quaglia (Team Giorgi) +1’35”
4° Nicolò D’Alessandro (SC Fagnano Nuova) a 1’36”
5° Santiago Herreno (Team Giorgi) a 1’39”
6° Leonardo Consolidani (Work Service Coratti) a 1’49”
7° David Zanutta (Team Tiepolo Udine) a 2’12”
8° Ludovico Maria Mellano (Team Giorgi) a 2’39”
9° Giacomo Rosato (Team Giorgi) a 3’15”
10° Giacomo Casadio (Team General System) a 3’17″
LE MAGLIE:
Maglia Rossa Polo SPA – CLASSIFICA GENERALE – Erazem Valjavec (Autozai-Contri)
Maglia Viola Giordana – CLASSIFICA A PUNTI – Erazem Valjavec (Autozai-Contri)
Maglia Beige Cherry Bank – CLASSIFICA GPM – Tommaso Quaglia (Team Giorgi)
Maglia Arancio Salumi Coati – CLASSIFICA TRAGUARDI VOLANTI – Marco Merola (Polisportiva Monsummanese)
Maglia Verde Gel Group – MIGLIOR GIOVANE – Giacomo Rosato (Team Giorgi)
Numero Rosso 3B Impianti – David Zanutta (Team Tiepolo Udine)
Mentre Tadej Pogačar si appresta a firmare una storica e straordinaria doppietta Giro-Tour, un suo giovane connazionale gli ha reso omaggio al Giro del Veneto Juniores 2024 facendo… il Pogačar! Erazem Valjavec si è infatti imposto nella tappa regina della gara a tappe veneta, la Belluno-Feltre di 117 km, piazzando un affondo sul Passo Croce d’Aune e portando a termine un assolo di circa 15 km. Per gli avversari non c’è stato nulla da fare, con Andrea Bessega (Borgo Molino-Vigna Fiorita) che si è dovuto accontentare del secondo posto a 40” davanti a David Zanutta (Team Tiepolo Udine), l’unico che inizialmente era riuscito a seguire Valjavec.
I primi 90 km sono volati via velocissimi, con Matteo Turconi (Bustese Olonia), Stefano Sacchet (Gottardo Giochi Caneva) e Edoardo Bolletta (Mepak) che sono riusciti a guadagnare un minutino sul gruppo, salvo poi venire ripresi sulle prime rampe della salita di Sovramonte. Qui il Team Giorgi e, soprattutto, l’Autozai-Contri hanno imposto un ritmo forsennato che ha scremato metro dopo metro il gruppo principale, ormai orfano della Maglia Rossa Alessandro Milesi (Biesse-Carrera), costretto a salire del suo passo.
Col gruppo ridotto a una ventina di unità, salendo verso il Croce d’Aune, Erazem Valjavec ha voluto concludere il grande lavoro dei compagni, scattando e mandando in frantumi il gruppo dei favoriti. Inizialmente lo hanno seguito David Zanutta e, per pochissimo, anche il colombiano Santiago Herreno (Team Giorgi), che però ha presto perso contatto. Quando anche il corridore friulano si è dovuto arrendere al ritmo di Valjavec, lo sloveno non si è più guardato indietro, scollinando da solo e lanciandosi verso il traguardo di Feltre. Lo strappo finale di Via Mezzaterra per arrivare in Piazza Maggiore è stata per lui poco più che una passerella. Conquistata la Maglia Rossa Polo, sarà molto difficile portargliela via domani.
Erazem è figlio d’arte, visto che suo papà Tadej, oggi in ammiraglia, è stato professionista per una decina d’anni, e per il prossimo anno ha già firmato un contratto con la squadra satellite della Soudal-QuickStep. Va forte in salita, ma ad aprile ha chiuso 2° una corsa come la Parigi-Roubaix. “Oggi la squadra ha fatto un lavoro pazzesco, sembravamo dei professionisti, tutto il giorno davanti a tirare, ognuno con il suo ruolo e con il DS Fausto Boreggio e mio papà che ci hanno guidato alla perfezione – ha detto Valjavec -. Questa è la mia prima vittoria da junior, ha un significato speciale perché è arrivata in una corsa bellissima e di alto livello. Mi piacciono molto le classiche, soprattutto quelle con il pavé, ma in questa parte di stagione non ce ne sono, così se voglio provare a vincere anche d’estate devo andare forte in salita. Mio papà era scalatore e mi sto convincendo di esserlo anch’io. Pogačar? Il mio idolo, anche se il prossimo anno correrò con Evenepoel. Oggi con la squadra ci eravamo detti di fare un’azione ‘alla Pogačar’ e ce l’abbiamo fatta. Abbiamo corso come la UAE Team Emirates”.
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