Show must go on. E’ questo il diktat dell’UCI che di fronte alla morte della 18enne svizzera, Muriel Furrer ha deciso di non fermare la rassegna iridata di Zurigo.
Anche in terra elvetica torna di attualità la sicurezza delle gare ciclistiche, in quella che dovrebbe essere la massima assise del ciclismo mondiale; un percorso impegnativo ma anche rischioso, quello scelto per questa edizione dei Campionati del Mondo, reso ancora più pericoloso dalla pioggia che continua a cadere.
L’incidente è avvenuto giovedì nel corso della gara delle Donne Juniores nel corso della quale Muriel Furrer, che correva praticamente sulle strade di casa, in un punto ancora non reso noto dall’UCI è finita fuoristrada andando a sbattere violentemente contro un albero.
Ancora poco chiare le circostanze dell’incidente: in una conferenza stampa, il direttore sportivo dell’Uci, Peter Van den Abeele, ha dichiarato che “l’indagine da parte delle autorità competenti” è “in corso” e che non è in grado di fornire ulteriori dettagli sulle circostanze.
Secondo i media svizzeri, l’incidente è avvenuto in un bosco sopra Küsnacht, sulla sponda orientale del lago di Zurigo, e ci sono voluti diversi minuti prima che la ciclista venisse individuata. Questo ha fatto scattare la polemica in quanto l’uscita di strada dell’atleta non sarebbe stata notata subito e, solo dopo diversi minuti, i soccorsi sarebbero riusciti a raggiungere la ragazza dolorante nel bosco. Il ricovero in ospedale si è rivelato inutile e la ragazza è morta ieri.
“Siamo profondamente addolorati per la morte di Muriel Furrer, atleta junior, avvenuta oggi. I nostri pensieri sono rivolti alla sua famiglia, ai suoi amici e ai suoi compagni di squadra in questo momento difficile”, ha commentato il presidente dell’Uci David Lappartient che, però, non ha sospeso questa edizione dei Mondiali. “Le bandiere dei Campionati del Mondo saranno esposte a mezz’asta per il resto della competizione e le cerimonie ufficiali sono state ridotte – ha aggiunto Olivier Senn, vicedirettore del comitato organizzatore – Il gala dell’Uci che avrebbe dovuto svolgersi questa sera è stato annullato”.
18 anni, Muriel Furrer pedalava in MTB e su strada. Bronzo a squadre agli Europei di MTB, ha incrociato la sua tragedia sulle strade di casa, viveva a Egg a 10 minuti dal circuito iridato, in quella che doveva essere la sua ultima gara di stagione, il Mondiale di Zurigo.