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Maxim Van Gils aveva già dei bei ricordi della Ruta del Sol, avendo vinto la cronometro l’anno scorso in una gara che poteva essere completata solo in parte a causa delle proteste degli agricoltori. Ora il belga ha colpito di nuovo e ha rimesso al loro posto i forti concorrenti nello sprint in salita dopo ben 160 chilometri costantemente collinari alle grotte di Nerja.
“È stata una tappa dura e piuttosto calda. Tutti sentivano le gambe alla fine. Nessuna squadra riusciva davvero a controllare la gara. L’UAE aveva più leader e stavano tirando i loro colpi, quindi ho dovuto anticipare”, ha detto Maxim Van Gils al traguardo. “Conosco bene Tim, abbiamo corso in squadra, quindi sapevo che potevo batterlo nello sprint. Ed è per questo che era importante non lasciarlo andare”.
Van Gils non ha dovuto vedersela solo con Wellens nel finale, ma anche con il suo compagno di squadra Pavel Sivakov. Il trio ha completato insieme l’ultima grande salita della giornata. Van Gils ha dovuto respingere gli attacchi alternati dei suoi rivali, ma alla fine non si è lasciato fermare nemmeno da una curva sbagliata in discesa.
