Domani la Parigi-Roubaix si prepara a ospitare un confronto epico tra due dei più grandi nomi del ciclismo moderno: Tadej Pogačar e Mathieu van der Poel. “L’Inferno del Nord”, promette una sfida memorabile su un percorso di 259,2 km, di cui oltre 55 km su tratti di pavè distribuiti in 30 settori, tra cui i leggendari Bosque de Arenberg, Mons-en-Pévèle e Carrefour de l’Arbre .
POGACAR, DEBUTTO ATTESO – Tadej Pogačar, dopo aver dominato il Tour delle Fiandre, si appresta a debuttare nella Parigi-Roubaix, l’unico Monumento che ancora manca nel suo palmarès oltre alla Milano-Sanremo dove però è già salito due volte sul podio. La sua partecipazione è stata meticolosamente pianificata, con sessioni di allenamento specifiche sui tratti più impegnativi del percorso . Tuttavia, le previsioni meteo indicano possibili condizioni di pioggia, che potrebbero rendere il percorso ancora più insidioso e aumentare i rischi di cadute, preoccupando il suo team in vista del Tour de France .
VAN DER POEL, IL FAVORITO – Mathieu van der Poel arriva a Roubaix con l’obiettivo di conquistare la sua terza vittoria consecutiva in questa classica, dopo i successi del 2023 e 2024 . La sua esperienza e abilità sui tratti di pavé lo rendono il favorito principale, ma dovrà affrontare una concorrenza agguerrita, tra cui Dylan van Baarle, vincitore nel 2021, Mads Pedersen, Wout van Aert e Filippo Ganna.
La sfida tra Pogačar e Van der Poel rappresenta una delle rivalità più affascinanti del ciclismo contemporaneo. Dopo il recente duello al Giro delle Fiandre, dove Pogačar ha avuto la meglio, la Parigi-Roubaix offre un nuovo palcoscenico per questo confronto, con caratteristiche che potrebbero favorire Van der Poel, ma con un Pogačar determinato a lasciare il segno anche su questo terreno .